La Fiera di Sant’Orso manca da ormai due anni, o meglio, viene rinviata dal 2021. Anche questo gennaio le strade del centro sono rimaste vuote, ma la Millenaria sta tornando, si tratta solo di attendere questa primavera. Nel frattempo l’Assessorato dello Sviluppo economico ha organizzato un piccolo concorso di opere di artigianato di tradizione intitolato appunto “Aspettando la Fiera”.
Sono 15 gli artigiani del territorio che hanno partecipato con le loro sculture, di cui cinque sono state giudicate e premiate dalla Giuria di esperti nominata dalla Giunta regionale. Questa mattina, durante la presentazione tenutasi presso la Collegiata di Sant’Orso ad Aosta, i cinque vincitori del concorso hanno avuto la possibilità di presentare le loro opere.
Si tratta di Giangiuseppe Barmasse con una scultura in legno di noce che rappresenta la leggenda di Cervinia “San Teodulo e le serpi” e ne porta il nome. Segue la statua di Sant’Orso, realizzata per l’occasione da Luciano Regazzoni con il legno di una vecchia botte, impreziosita alla base da due fasce di ferro. C’è poi “Souvenir de Noël” di Dario Berlier, una composizione di due scene natalizie valdostane realizzata su legno di noce. Anche Franco Pinet ha scelto di rappresentare scene di vita quotidiana con il suo “Giochi all’aperto” un bassorilievo colorato su legno di noce e faggio. Infine, l’unica opera di falegnameria premiata è il tavolo “Mélange” di Luciano Tousco, sempre in noce, è stato realizzato rispettando e mettendo in risalto le venature del legno.
La Collegiata di Sant’Orso ospiterà queste opere e quelle premiate durante la scorsa edizione del concorso. Luogo di nascita della millenaria Fiera, ora la Collegiata è uno spazio dove sta nascendo, anche in collaborazione con l’Institut valdôtain de l’artisanat de tradition (IVAT), un centro per la valorizzazione del patrimonio artigianale raccogliendo le opere vincitrici delle due edizioni di “Aspettando la Fiera” per creare un’esposizione aperta al pubblico.