L’incrocio di Constance Cretier tra natura e musica

La musicista francese Constance Cretier, ad Aosta da anni, lancia un progetto ispirato alla natura valdostana e alle sonorità elettroniche dell'ambiente
Constance Cretier
Cultura

“Ho bisogno di camminare nella natura, così come ho bisogno della musica”. Due necessità apparentemente distanti tra loro, ma che Constance Cretier è riuscita a unire attraverso un filo sottile e delicato che sta alla base del suo nuovo progetto, che si ispira alla natura valdostana seguendo sonorità elettroniche che richiamano l’ambiente circostante, e che si concretizza con Crossroads e con lo zampino dell’instancabile Raffaele Neda D’Anello e del suo MeatBeat studio: “L’idea del video è nata quando ho registrato la canzone in studio con Raffaele D’anello. Il fatto di registrare in studio mi ha dato la possibilità di usare dei suoni particolari, che arrivano nella seconda strofa, che mi ricordano una dimensione molto aerea, simili ai suoni che ascolto quando vado a camminare. E poi, soprattutto, mi è venuta questa idea perché Crossroads è nata proprio in quei boschi, mentre camminavo, in una giornata malinconica del novembre 2020”.

Constance per comporre ha bisogno di due fattori tanto intimi quanto sublimi: la nostalgia e la malinconia, condizioni che la musicista ricerca sempre nella natura e che ha finito con il ritrovare nelle sue passeggiate in Valle d’Aosta. Cercare negli elementi naturali i suoni, le melodie e infine i sentimenti che ispirano diventa così per Constance un modo nuovo di comporre, un modo di lasciarsi guidare e ispirare da quello che l’ambiente offre: “La musica e la montagna sono due cose di cui ho bisogno nella mia vita quotidiana, le considero due passioni importantissime. Quando sono in montagna, ascolto sempre musica, mi faccio trasportare dai suoni che rendono ancora più bella la mia camminata. Per me sono assolutamente complementari. Spesso le mie idee musicali nascono proprio in montagna, mentre cammino, perché tutto ciò che mi circonda è fonte d’ispirazione. Rimango basita dalla bellezza dei paesaggi e provo delle emozioni fortissime, anche in posti che vedo tutti i giorni. È proprio questo che esprimo nelle mie canzoni. Cerco di trasmettere con la musica ciò che provo, è un processo che mi viene spontaneo e che mi permette di andare avanti”.

La musica che si ispira alla natura è però solo uno dei tanti step che hanno portato la musicista francese, ormai adottata dalla Valle d’Aosta, a comporre nuove tracce, anche diverse rispetto alle sue prime creazioni e a quei primi passi che l’hanno portata ad avvicinarsi alla musica: “La mia musica è l’espressione della mia persona, contiene tutte le mie emozioni e i miei sentimenti. È molto personale ed è cambiata molto negli anni, come sono cambiata io. Con il tempo ho cercato di allontanarmi dall’esplicito delle parole, ma devo dire che è molto difficile, perché spesso le mie canzoni esprimono un concetto molto concreto. Direi che il filo rosso della mia musica sono la nostalgia e la malinconia che mi caratterizzano: purtroppo quando compongo non sono mai ispirata da emozioni felici, è spesso una tristezza profonda, che però viene sublimata nella musica, che alla fine mi aiuta a stare meglio. Diventa quasi un processo terapeutico!”.

Il percorso della Cretier è tra i più classici fino all’età della consapevolezza musicale: scuole di musica, conservatori e la costante ricerca di un equilibrio personale e artistico, ma anche una forte identità che le ha permesso con il tempo di trovare la sua strada. Se gli strumenti di cui si serve sono diversi e a tutti cerca di restituire dignità, è più complesso il risvolto generale della creazione finale: “Sono una musicista abbastanza autonoma, ma non perché non mi piaccia suonare con gli altri, solo perché sono proprio stata abituata così da sempre. Per me la musica è un’esperienza molto personale, anche se quando si presenta l’occasione mi piace condividerla con altre persone! Suono il pianoforte, la chitarra, canto, e siccome mi piacciono molto le percussioni, mi ritrovo spesso ad usare la mia chitarra a mo’ di percussione. Oltre alla tastiera classica mi servo anche un sintetizzatore e una loop station e tra l’altro è così che sono riuscita a creare la mia canzone “Crossroads”, con i suoni di batteria, il basso e il synth”. Il video che accompagna la sua ultima composizione è stato creato dalla stessa musicista, molto soddisfatta di aver potuto creare qualcosa che ripercorresse in modo fedele la sua idea di partenza: “Per quanto riguarda il video era la prima volta che lo facevo; mi sono buttata a capofitto in questa avventura perché avevo le idee chiare su quello che volevo e sono contenta del risultato, anche se non è a un livello professionale. L’importante era trasmettere la mia idea e fare vedere quei posti con i miei occhi e spero di esserci riuscita!”

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