C’è anche Musicastelle Outdoor nella rete dei Festival Italiani di Musica in Montagna, nata proprio in questo mese di maggio 2021 e che, assieme alla rassegna valdostana, comprende I Suoni delle Dolomiti (Trentino), Musica sulle Apuane (Toscana), Paesaggi Sonori (Abruzzo), RisorgiMarche (Marche), Suoni Controvento (Umbria), Suoni della Murgia (Puglia) e Time in Jazz (Sardegna).
Manifestazioni – si legge in una nota – che rappresentano un importante patrimonio per il nostro Paese, sempre più orientato verso un turismo sostenibile ed esperienziale, e che con questo progetto intendono perseguire con ancora più incisività un percorso all’insegna dell’educazione ambientale attraverso la musica, considerata come un mezzo e non come un fine.
La caratteristica che accomuna questi importanti festival, infatti, è la proposta praticata da diversi anni di un modello di turismo a economia circolare in luoghi naturali, non antropizzati, con il paesaggio inteso come elemento peculiare e imprescindibile di ogni singola proposta culturale.
Lo spettacolo, momento culmine di una giornata nella natura
Lo spettacolo, quindi, rappresenta il momento culminante di una giornata composta da molto altro: il cammino, la natura, il silenzio, lo stare insieme. Un modello organizzativo – si legge ancora nel comunicato – che prevede la scelta di spazi aperti, sicuri e non delimitati, l’assenza di strutture impattanti per l’ambiente (palcoscenici, torri layer, carichi sospesi, sedie), il controllo della pressione sonora e dell’amplificazione.
Non solo, la buona riuscita dei festival in montagna è dovuta in gran parte al rapporto con il proprio pubblico, che viene così introdotto alle buone pratiche e fatto partecipe della propria responsabilità sociale nei confronti dell’ecosistema e dell’ambiente: lasciare i luoghi degli spettacoli puliti come, se non più di prima, è una priorità oltre che motivo di orgoglio per il più che positivo approccio riscontrato in ogni situazione proposta.
L’auspicio da parte dei protagonisti dei Festival Italiani di Musica in Montagna è che questo approccio innovativo, sicuro e sostenibile possa essere contemplato e considerato a livello legislativo, anche relativamente alle norme di sicurezza anti Covid e della Safety&Security, che necessitano di riflessioni e interventi urgenti e differenti rispetto ai tradizionali luoghi di spettacoli dal vivo all’aperto, pena un grave pregiudizio per l’organizzazione e l’esistenza delle stesse manifestazioni dislocate in aree montuose.
Le “keywords” dei festival
I festival che aderiscono alla rete utilizzeranno una serie di keywords ricorrenti:
- cammini/trekking: benessere, esperienze emozionali
- vocazione turistica/indotto economico/economia circolare
- modello organizzativo
- sostenibilità/aspetto green
- la musica come mezzo e non come fine
- assenza di strutture impattanti per l’ambiente; assenza di strutture e carichi sospesi
- amplificazione e pressione sonora controllata
- educazione del pubblico alle buone pratiche
- spazi aperti e sicuri
- Luoghi non antropizzati
- Rispetto dell’ecosistema/educazione ambientale
- Formazione del pubblico
- Responsabilità sociale