Più di 100 eventi in 10 giorni per Plaisirs de Culture 2023

Ad aprire ufficialmente Plaisirs de Culture 2023, venerdi 15 settembre, a partire dalle ore 18,15, sarà la spettacolare esibizione di Andrea Loreni, unico funambolo italiano specializzato in performance a grandi altezze, che si cimentera nella traversata di piazza Emile Chanoux.
Plaisirs de Culture
Cultura

Dal 16 al 24 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, la Valle d’Aosta dà il via all’undicesima edizione di Plaisirs de Culture, la rassegna che rende protagonisti indiscussi gli innumerevoli tesori della regione, quest’anno con un tema che è un vero e proprio invito a vivere in prima persona il suo patrimonio culturale: Living Heritage.

Un ricco programma con workshop di scrittura nei castelli, visite guidate e laboratori dove si trattano materiali come argilla, legno e si impara l’antica arte della tessitura. Si fa poi un salto indietro nel tempo per ammirare le necropoli preistoriche e gli affreschi grazie alla guida esperta degli archeologi per poi scoprire un mondo di artigiani, radioamatori, appassionati di stelle, impegnati a trasmettere il loro sapere. Tutte le sedi culturali – castelli, musei, siti archeologici, chiese, case-museo e monumenti – ad Aosta e nei paesi limitrofi sono ad ingresso gratuito o a tariffa ridotta.

Ad aprire ufficialmente l’edizione 2023, venerdi 15 settembre a partire dalle ore 18,15, sarà la spettacolare esibizione di Andrea Loreni, unico funambolo italiano specializzato in performance a grandi altezze, che si cimentera nella traversata di piazza Emile Chanoux. Uno spettacolo originale e coinvolgente dal forte potere simbolico ed evocativo, “scelto appositamente per rappresentare l’impegno costante nel proteggere e mantenere vivo il patrimonio culturale nel tempo, affinché non “cada” nel degrado e nell’oblio”. Protagonista della serata sarà dunque la scenografica piazza principale di Aosta che verrà raccontata sia attraverso la proiezione di immagini storiche sia con visite accompagnate gratuite che ne sveleranno la storia, con particolare attenzione agli edifici storici dell’Hôtel des Etats e dell’Hôtel de Ville.

Prenotazione obbligatoria, a partire da lunedì 11 settembre, telefonando al numero 348 3976575 (da lunedì a venerdì 9-13).

Plaisirs de culture
La presentazione di Plaisirs de Culture 2023

“Questa undicesima edizione di Plaisirs de Culture desidera ricordare l’importanza di mantenere sempre vivo a attuale il nostro patrimonio culturale – ha sottolineato durante la presentazione Jean-Pierre Guichardaz, Assessore regionale per i Beni e le Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali che aggiunge -. Il tema di quest’anno, inoltre, ci invita a riflettere in particolare sulle pratiche di comunicazione e trasmissione del patrimonio così come sulle diverse forme di conoscenza che, opportunamente utilizzate e modulate, ci aiutano a raccontare e promuovere i beni culturali al fine di condividerli e trasmetterli alle generazioni future”.

Da parte sua il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, ha evidenziato che: “Quest’anno la partecipazione di Aosta all’edizione 2023 delle Giornate Europee del Patrimonio, e a Plaisirs de Culture, che attualizza l’iniziativa nella nostra regione, è ancora più marcata e significativa, non solo per i beni monumentali che insistono sul territorio del Comune di Aosta e non solo perché è lo splendido Salone Ducale dell’Hôtel de Ville ad accogliere la conferenza stampa di presentazione della manifestazione.

Lo è anche in quanto sarà il “cuore” di Aosta, piazza Chanoux, a ospitare uno spettacolare evento che evidenzia quanto la delicata perizia di chi disvela i nostri tesori culturali, spesso celati agli occhi della collettività per la loro intrinseca fragilità, sia accomunabile, in qualche misura, alla sapienza dei funamboli che si muovono con gesti misuratissimi per non perdere mai il contatto con quanto li tiene uniti alla realtà”.

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Plaisirs de Culture 2023: una settimana di esperienze

Dal 16 al 24 settembre musei, castelli, chiese, antiche miniere e perfino cantieri si aprono al pubblico con proposte originali e talvolta inedite. Al centro troviamo la voglia di promuovere la conoscenza, non solo attraverso la teoria, ma soprattutto con la pratica: si cammina, si tocca e si sperimenta direttamente sul campo.

A Jovençan si creano “pozioni” e rimedi naturali a base di piante officinali, oppure si esplorano i dintorni in un ciclo tour guidato in bicicletta che si conclude con uno spettacolo. A Champorcher si tesse la canapa seguendo una tecnica antichissima, alternando corsi e dimostrazioni; invece, a Fénis i bambini possono costruire strumenti musicali in legno nel laboratorio di falegnameria, mentre al Castello di Sarriod de la Tour si modellano con l’argilla personaggi fantastici.

Se per due giorni al Castello di Issogne si scrivono storie e si evocano cavalieri, dinastie nobiliari e vite medievali, con il workshop di scrittura creativa, a Saint- Denis si impara a seminare i cereali in un mayèn sostenibile. A Saint-Christophe si percorre un itinerario in compagnia degli artigiani locali, e ad Avise si incontrano i radioamatori, che attraverso le onde radio si collegano con tutto il mondo. A Saint-Barthélemy, invece, si alza lo sguardo al cielo, per ammirare le stelle nel primo Starlight Stellar Park in Italia.

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A spasso nella storia: le passeggiate

Tante le passeggiate a tema, che permettono di apprezzare aspetti meno noti della Valle d’Aosta: a Vollein, nel Comune di Quart, si esplora la necropoli preistorica, mentre si parte da Nus per scoprire un’antica area artigianale attiva dal Quattrocento. A Gressoney-La-Trinité si cammina con le guide fino alla “balma” di Binò Alpelté, e ad Aymavilles si incontrano, in un lungo viaggio nel tempo, tutti i monumenti dell’area, dalla Cripta di Saint-Léger al Castello di Introd, da Châtel-Argent alla chiesa romanica di Villeneuve. Ad Arvier, invece, ci si immerge nei sapori e nei saperi del mondo rurale, con una passeggiata che si conclude degustando i prodotti locali.

Anche sotto le montagne ci sono tesori da scoprire, legati a un passato anche recente: a Cogne, dove si trovano le miniere più alte d’Europa, si cammina nelle gallerie per scoprire l’esperienza di generazioni di minatori e si può visitare il museo minerario dedicato. A Champdepraz si entra nelle gallerie insieme ai minatori stessi e si scopre come si traportavano i minerali (calcopirite e ferro) a valle, sulle slitte o con la teleferica. A Saint-Marcel, invece, il racconto delle miniere è affidato a una rappresentazione teatrale e a un concerto che unisce musica e microminerali.

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Le sedi culturali: visite e mostre

Per una settimana sarà possibile visitare gratuitamente i seguenti castelli e musei: il Castello Sarriod de la Tour, il Castello di Saint Pierre – Museo regionale di scienze naturali E. Noussan, il castello di Aymavilles – Museo dell’Ottocento, il Castello Reale di Sarre, il Castello di Fénis, il Castello Gamba di Châtillon – Museo di arte moderna e contemporanea, il Castello di Verrès, il Castello di Issogne e il Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean.

Porte aperte anche ai siti archeologici di Aosta (Teatro romano, Chiesa paleocristiana di San Lorenzo, Criptoportico forense, MAR – Museo archeologico regionale e all’acquedotto di Pont-d’Aël, nel Comune di Aymavilles.

Visitabili gratuitamente anche le mostre di Robert Capa (Centro Saint-Bénin) e di Joan Mirò (Museo Archeologico Regionale), oltre alle esposizioni “Almost True” di Sarah Ledda al Castello Gamba, e “Storie di viaggio” di Andrea Alborno nella sala espositiva dell’Hôtel des États.

Uno spazio è dedicato anche alle scuole, per le quali sono stati pensati, oltre alle visite alla mostra di Mirò, degli appuntamenti didattici sul restauro delle lunette del Castello di Issogne e sulla storia del luogo dove sorge l’istituzione scolastica intitolata a San Francesco.

Non mancano le visite guidate in piccoli luoghi preservati dal tempo, come case rurali, sedi di istituzioni e, soprattutto, chiese legate alla storia e alla cultura locale, dalla Cattedrale di Aosta alle cappelle dei piccoli villaggi.

Nel 2023 la Regione autonoma Valle d’Aosta partecipa, ad Assisi, ai festeggiamenti in onore di San Francesco patrono d’Italia, e con Plaisirs de Culture propone alcune iniziative che raccontano il legame tra i Valdostani e il santo: in programma passeggiate francescane, conferenze e momenti di approfondimento.

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Una risposta

  1. e niente… solo e sempre a pensare a eventi, eventi, eventi, eventi… Si sbattessero così per risistemare la città che sembra un campo di battaglia!!

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