Presidenza del Consiglio Valle e UniVdA, firmata una convenzione per due borse di studio

La convenzione prevede due progetti: il primo - da 25mila euro - rivolto ai ricercatori, sulle riunioni del Conseil des Commis e della Assemblée des Etats généraux. Il secondo, per studenti, da 600 euro, sul pensiero politico di Emilio Lussu.
Cultura, Società

Rafforzare la collaborazione, e approfondire gli aspetti legati al particolarismo storico e socio-culturale valdostano. Questo il primo obiettivo della convenzione firmata tra il Consiglio regionale e l’Università della Valle d’Aosta, che prevede, l’attività di ricerca attraverso il reperimento, il monitoraggio, l’analisi e l’interpretazione dei “Registres du Pays” che contengono il resoconto delle riunioni della Assemblée des Etats généraux e delle sedute del Conseil des Commis dal XVI° al XIX° secolo. L’attività, che verrà realizzata dai ricercatori dell’Ateneo valdostano, sarà finanziata con 25mila euro stanziati dall’Ufficio della Presidenza del Consiglio Valle.

Il secondo progetto, che sarà invece realizzato dagli studenti dell’UniVdA, si concentrerà invece sul pensiero politico di Emilio Lussu, il politico, autonomista e federalista, originario della Sardegna, relatore del progetto di legge costituzionale sullo Statuto speciale della Valle d'Aosta, che ha svolto un ruolo fondamentale nel processo di riconoscimento dell'identità e dell'autonomia valdostana. In palio, la Presidenza del Consiglio mette 600 euro complessivi per una borsa di studio e una tesi di laurea.

“È importante investire sulla conoscenza e sui giovani – ha spiegato il Presidente del Consiglio regionale Joël Farcoz –: nel solco delle iniziative organizzate nel corso di questi anni abbiamo fortemente voluto questa cooperazione con l’Università, con l’obiettivo di realizzare un lavoro scientifico sulla storia e la memoria valdostana che possa offrire allo stesso tempo delle prospettive concrete agli studenti e ai ricercatori”.

Proposta accolta con favore dall’Ateneo: “Questo accordo – ha spiegato invece il Rettore Fabrizio Cassella – rafforza i legami tra le nostre istituzioni offrendo un’occasione di approfondimento particolarmente interessante, sia dal punto di vista scientifico, sia da quello della specificità culturale della Valle d’Aosta”.

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