“Decreto Rilancio”, l’Adava chiede l’ecobonus anche per le strutture ricettive

In discussione alla Commissione Bilancio della Camera c'è anche l'estensione dell’ecobonus per gli interventi di efficientamento energetico a soggetti diversi da condomini e persone fisiche. Gérard: "L'opportunità di mettere in atto un piano di ristrutturazione energetica".
Filippo Gérard
Economia

“È veramente importante riuscire a cogliere questa occasione che permetterebbe anche alle strutture ricettive del nostro settore di portare in detrazione le spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, sostenendo e rilanciando al contempo tutto il settore dell’edilizia e dell’artigiano che negli ultimi anni ha subito importanti cali di lavoro e di fatturato”.

A dirlo è Filippo Gérard, il Presidente Adava, mentre è iniziato l’iter di conversione in legge del cosiddetto “Decreto Rilancio”, con l’analisi degli emendamenti da parte della Commissione Bilancio della Camera.

Tra questi, in discussione, c’è anche la possibile estensione dell’ecobonus del 110% per gli interventi di efficientamento energetico a soggetti diversi dai condomini e dalle persone fisiche.

Il Presidente degli albergatori valdostani, che questa mattina ha avuto modo di confrontarsi con il senatore Albert Lanièce e la deputata Elisa Tripodi per chiedere loro di sostenere tale possibile modifica del decreto, spiega: “L’estensione di tale iniziativa a tutto il mondo della ricettività permetterebbe, poi, di cogliere l’opportunità di mettere in atto un piano di ristrutturazione energetica che rilanci in un’ottica di sostenibilità ed ecocompatibilità l’offerta di accoglienza turistica della nostra regione”.

Non solo: “Tra le altre cose questa potrebbe rappresentare una sorta di compensazione della situazione di svantaggio in cui si trovano gli edifici destinati all’attività alberghiera – chiude Gérard – che vengono purtroppo considerati come fabbricati di lusso ai fini del calcolo e del pagamento dei tributi quali l’Imu, mentre in realtà sono semplicemente dei beni strumentali al pari, ad esempio, di un capannone per le attività artigianali”.

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