Imprese, entro il 1° ottobre c’è l’obbligo di regolarizzare le PEC

A comunicarlo è la Chambre Valdôtaine che spiega anche che la mancata comunicazione comporterà l’assegnazione d’ufficio di un nuovo e diverso domicilio digitale e una sanzione amministrativa.
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Economia

Entro il 1° ottobre 2020 tutte le imprese, costituite in forma societaria o individuale – queste ultime attive e non soggette a procedura concorsuale – , già iscritte al Registro delle imprese, che non avessero ancora comunicato il proprio indirizzo PEC (ora domicilio digitale), o il cui domicilio digitale sia stato cancellato d’ufficio, (quindi con un domicilio digitale che, seppur dichiarato, sia inattivo) dovranno regolarizzare la propria posizione comunicandolo al Registro delle Imprese competente per territorio, in esenzione dall’imposta di bollo e dai diritti di segreteria.

A ricordare la scadenza è la Chambre Valdôtaine, che spiega anche che la mancata comunicazione comporterà l’assegnazione d’ufficio di un nuovo e diverso domicilio digitale e una sanzione amministrativa, in misura raddoppiata per le società e triplicata per le imprese individuali.

Non solo, sia le imprese costituite in forma societaria sia le quelle individuali hanno l’obbligo di comunicare al Registro delle imprese il proprio “domicilio digitale” al momento dell’iscrizione. L’ufficio del Registro delle imprese che riceve una domanda di iscrizione priva dell’indicazione del domicilio digitale, sospenderà la pratica in attesa che essa sia integrata con l’informazione richiesta.

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