Treni bimodali, la consegna slitta al 2019

Dopo gli ultimi collaudi è il costruttore a segnalare che l'iter amministrativo sta richiedendo più tempo, per questioni indipendenti dalla propria responsabilità. La Regione valuta la richiesta, con la data che si sposta ora a febbraio 2019.
La simulazione di un treno bimodale
Economia

“Da alcuni mesi sono in corso, sulle linee ferroviarie della Toscana, le prove necessarie per ottenere da parte dell’Autorità nazionale per la sicurezza ferroviaria l’autorizzazione alla messa in servizio dei nuovi treni bimodali, che sovente viene indicata come ‘omologazione’”.

Ad aggiornare sulla situazione “bimodali” è direttamente l’Assessorato al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti che in una nota scrive: “I cinque treni bimodali acquistati dalla Regione sono stati tutti costruiti e sono stati già collaudati in fabbrica da oltre sei mesi; le prove ad oggi effettuate, sia in Polonia sia sulla rete italiana, hanno avuto un esito positivo e coerente con le prestazioni richieste dal contratto”.

Prove effettuate – scrive ancora l’Assessorato – sia in modalità elettrica sia in modalità diesel e quindi su linee diverse.

Il costruttore dei treni ha segnalato che il relativo iter amministrativo sta richiedendo tempi più lunghi rispetto a quelli programmati e che ciò comporterà un ritardo di 4 mesi rispetto alla data prevista per la consegna del primo treno, una circostanza indipendente dalla sua organizzazione e responsabilità, e ha quindi chiesto alla Regione una nuova proroga sui tempi contrattuali, che attualmente prevedono la consegna dei treni entro fine ottobre. Data di attivazione dei nuovi treni che si sposta quindi, dal momento che la consegna avverrà indicativamente a febbraio 2019.

“Le strutture tecniche dell’Assessorato stanno valutando tale richiesta sotto il profilo delle norme e delle declaratorie contenute nel contratto in essere, stipulato il 12 maggio 2015 – spiega l’Assessore Claudio Restano –”.

“Con l’immissione in servizio dei bimodali chiude Restano – la Regione disporrà di treni nuovi, più sicuri, meno inquinanti, e, soprattutto, in grado di svolgere il servizio Aosta-Torino senza il cambio treno a Ivrea, evitando da subito, in attesa dell’elettrificazione della linea, i relativi disagi per gli utenti valdostani”.

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