E’ Aosta la città che ha registrato la percentuale più bassa d’inflazione a dicembre in Italia secondo il Codacons: +8,5% . All’opposto c’è Catania, con +14,7%.
L’aumento di prezzi è costato ad ogni famiglia italiana, a parità di consumi, ben 2.369 euro nel 2022, con una stangata complessiva che supera quota 61,3 miliardi di euro. L’Istat ha pubbblicato oggi i dati definitivi sull’inflazione.
“Un tasso medio annuo dell’8,1% si traduce infatti a consumi costanti in un maggiore esborso pari in media a +2.369 euro per la famiglia “tipo”, spesa che sale a +3.285 euro annui per un nucleo con tre figli – analizza il Codacons – Un single ha speso 1.682 euro in più rispetto all’anno precedente, +1.619 euro il pensionato, +2.528 euro una coppia senza figli, +2.863 euro un nucleo con 1 figlio, +3.069 euro una famiglia con 2 figli”.
Se si considera però la diversa spesa per consumi delle famiglie sul territorio, è Milano la città che risente maggiormente dell’inflazione, con il tasso al +12% che si traduce in una maggiore spesa annua in media pari a +3.257 euro a famiglia. Un nucleo residente a Potenza, con una inflazione al 9,2%, spende invece “appena” +1.817 euro all’anno, il valore più basso d’Italia. Ad Aosta la spesa annua a famiglia è cresciuta invece di 2.103 euro.
Nel dettaglio a dicembre 2022 rispetto allo stesso mese dell’anno prima a crescere maggiormente sono le spese per Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+35,2), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+10,3), Trasporti (+5,6), Servizi ricettivi e di ristorazione (+4,8), Mobili, articoli e servizi per la casa (+3,6), Ricreazione, spettacoli e cultura (+3,3), Altri beni e servizi (+2,4), Bevande alcoliche e tabacchi (+2,0), Abbigliamento e calzature (+1,4), Servizi sanitari e spese per la salute (+0,4). In diminuzione le seguenti divisioni di spesa: Comunicazioni (-1,4), Istruzione (-0,1).