Cali dal 20 al 50 per cento, i commercianti di Aosta puntano il dito su ciclabili e mancanza di parcheggi

“Ci preoccupa il taglio continuo dei posti auto, per noi essenziali", dice il presidente Confcommercio VdA Dominidiato. "Aosta è nel caos più totale" rincara Bonomi (Ascom). E L'associazione torna a chiedere di "liberare" il parcheggio di fronte a Palazzo regionale.
La conferenza stampa di Confcommercio
Economia

Cali del volume di vendita che vanno dal 30 al 50 per cento. L’impossibilità di raggiungere i negozi. Confcommercio Vale d’Aosta scende in campo, e punta il dito verso l’Amministrazione comunale di Aosta. Nel mirino i cantieri per la realizzazione della pista ciclabile e la riduzione dei posti auto in città.

“Il mondo imprenditoriale di Aosta, dai commercianti ai pubblici esercizi, sta attraversando un momento estremamente difficile e le scelte intraprese dall’Amministrazione non vanno di certo nella direzione di aiutare e supportare l’economia della nostra città”, spiega il presidente Confcommercio Graziano Dominidiato.

“Qui i lavori non finiscono mai – aggiunge –. Dovevano proprio essere svolti a ridosso delle festività, quando le attività commerciali risanano le proprie casse, con i disagi che sono sotto gli occhi di tutti?”.

Non solo: “Ci preoccupa il taglio continuo dei posti auto, per noi essenziali – dice ancora Dominidiato –. Aosta è la capitale della regione, qui ci sono l’Agenzia delle entrate, l’Inps, gli Uffici pubblici, il Catasto. L’Amministrazione si è trovata questa pista ciclabile, ma si potevano valutare assieme delle modifiche. In altre città si sono realizzati i parcheggi prima. Il Parking de la Ville (in via Primo Maggio, ndr.) non è così comodo in inverno, soprattutto per le persone in difficoltà. E molti colleghi hanno segnalato cali importanti nelle vendite, siamo sempre più in sofferenza”.

Mille posti auto per i turisti

Ermanno Bonomi (Ascom) e Graziano Dominidiato (Confcommercio)
Ermanno Bonomi (Ascom) e Graziano Dominidiato (Confcommercio)

È invece il presidente Ascom Aosta Ermanno Bonomi a “fare di conto”, aggiungendo qualche dettaglio: “Abbiamo calcolato che, durante l’estate, la città avrebbe bisogno di mille posti auto per i turisti. Posti che non ci sono. Non siamo contro la ciclabile, ma deve essere utile alla città. Abbiamo lanciato l’allarme mesi fa e non abbiamo ottenuto risposta. Aosta è nel caos più totale. A causa di queste scelte il commercio ha subito un calo importante, dal 20 al 50 per cento in meno rispetto all’anno scorso. E senza commercio la città muore”.

Il “nodo” del parcheggio di via Festaz

Confcommercio aveva lanciato la questione ad inizio settembre. Oggi rilancia: “Torniamo a chiedere di rendere disponibile a tutti il parcheggio per i dipendenti regionali di via Festaz – ribadisce Dominidiato –. Sarebbero una sessantina di posti, salvaguardandone alcuni per chi lavora in Regione. Chiediamo non sia più ad uso esclusivo loro, come lo è da fin troppo tempo”.

“Zitti e Nuti”

Franco Napoli, presidente Federmoda Confcommercio VdA
Franco Napoli, presidente Federmoda Confcommercio VdA

Il problema – spiegano i commercianti del centro riuniti in via Challand – è anche nella comunicazione. Anzi, dicono, nello scambio: “Abbiamo chiesto al sindaco come intendesse riqualificare la città, perché non possono esserci cantiere eterni – ha detto invece Franco Napoli, presidente di Federmoda Confcommercio VdA –. La gente ormai vede solo il brutto e la provvisorietà della città. Il sindaco è una bravissima persona, ma il suo atteggiamento in questo caso è: ‘Zitti e Nuti’”.

“Io vedo solo gli sviluppi negativi della ciclabile – aggiunge –. Vedo la paura e l’emorragia di clienti, soprattutto di quelli abituali. Questi lavori in città devono avere tempi precisi. È ora di fare interventi che non siano semplicemente quelli di togliere parcheggi e poi non riqualificare”.

Servono certezze

“È del tutto evidente che le imprese di Aosta, che rappresentiamo con oltre 300 iscritti, siano in difficoltà e abbiano bisogno di certezze e di supporto per la loro attività – chiude Dominidiato –. Non possono essere considerate solo quando si tratta di pagare le mille imposte, dalla Tari, a quella sulle insegne, all’Imu, fino all’occupazione di suolo pubblico e quant’altro. Una città senza vetrine illuminate, senza attività, senza pubblici esercizi diventa una città morta, spenta e priva di interesse sia per i residenti sia per i turisti”.

7 risposte

  1. Amministrazione farlocca..certo togliere comodità ai dipendenti pubblici regionali e comunali sarebbe in ottimo modo per restituire dignità ai cittadini …ma poverini poi dovrebbero andare al lavoro con la ciclabile…invece questo deve valere solo per i poveracci residenti, loro comodi comodi con le scarpette con il tacco parcheggiano sotto regione e comune, mentre madri con spesa e zaini scuola scorrono leggiadre sulle ciclabile secondo loro… Ridicoli

  2. Io posso capire i tanti disagi legati ai cantieri (sia quelli per la ciclabile sia quelli per altre opere pubbliche o private), disagi che ricadono sia su di voi commercianti che su di noi clienti. Ma vi garantisco che personalmente trovo molto più problematico passare per il centro storico e trovare più negozi chiusi che aperti….la domenica e il lunedì Aosta è morta non certo per colpa dei cantieri né tanto meno perché non ci sia gente a passeggio….ogni tanto mi sembra che ci si nasconta dietro al dito puntato contro l’amministrazione di turno, ma forse dovremmo impegnarci tutti quanti (da chi amministra ai commercianti fino ai cittadini, nessuno escluso) per rendere Aosta migliore e dimostrare che non abbiamo niente da invidiare a realtà come il Trentino.

  3. La ciclabile ha veramente rotto i suddetti. Una pista ciclabile realizzata levando posteggi in una citta che non ha posteggi e una ztl che taglia a metà la.citta. Veramente i miei complimenti… l unico dubbio che mi e’ venuto e’ questo:
    E se al posto di far passare la ciclabile in piazza Plouves causando disagio alla.cittadinanza la facessimo passare nel parcheggio per i consiglieri regionali non sarebbe meglio?

  4. Mamma mia sta ciclabile ,stai a vedere che è la causa del cambiamento climatico e forse anche del conflitto in Medio Oriente e della guerra tra Russia e Ucraina !

  5. Non penso sia colpa della ciclabile e dei lavori! Penso che l’offerta e la scelta dei negozi nel centro storico è abbastanza poverella! Prevalentemente negozi in franchising. E poi sinceramente abbiamo parcheggi alle porte di Aosta non utilizzati. Fare due passi e utilizzare meno le auto gioverebbe a tutti. Da lasciare così posti liberi per chi ha davvero difficoltà a muoversi. Oltretutto una città come la nostra che si attraversa in 15 minuti! È proprio vero che non si è mai contenti!

  6. Ok. Visto che ci tenente tanto a 1000 posti auto in più fate capire al Comune che servono: organizzate un vero referendum comunale (non statistico) e obbligate il Comune con sì a fare questi 1000 posti auto in più con un parcheggio sotterraneo in centro ad Aosta. Anzi, chiedete un parcheggio sotterraneo che copra anche il doppio dei posti che andranno persi con le ciclabili: così anche con le ciclabili presenti i parcheggi rimarranno. Tenete però conto che i tempi per parcheggi sotterranei in centro città saranno lunghi: con il solo sondaggio archeologico per capire come realizzarli e i lavori di preparazione (ad es. spostare tutti gli apparati tecnologi quali fogne, acque bianche, acquedotto, elettricità, gas, illuminazione pubblica, teleriscaldamento, fibra ottica, ecc.), ci vorrà almeno un annetto e mezzo solo per far partire i lavori veri e prori. E tenete conto che quell’area sarà off limits fino a conlusione lavori (allargamento Parini docet). Sicuramente quell’area sarà inagibile per la diverse Fiere di Sant’Orso. Nel frattempo cercate di avvallare e spingere il Comune a fare certe proposte che sono uscite come un parcheggio pluripiano in Superficie davanti al Puchoz, e fare una rete di autobus più decente e capillare del Parcheggio della Ville. Visto che ci siete proponete al Comune d rispolverare il progetto del nuovo mercato coperto della giunta Centoz: prevedono molti più parcheggi e possono rivalorizzare l’area di via Torino. Se proprio il Comune non vi ascolta, avete tutti i mezzi per farlo a forza senza dover impiegare subito avvocati o aspettare le elezioni comunali 2025: raccolte firme (certificate), referendum comunali, quello che volete. Se l’ascolto del Comune non c’è i mezzi per forzarlo a farlo e a obbligarlo a eseguire le vostre proposte ci sono.

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