Caro energia: convocato incontro straordinario tra e l’Adava e la Giunta regionale

Il presidente di Adava Filippo Gérard, chiederà che “vengano messe in atto misure concrete, immediate e significative”.
Filippo Gérard
Economia

Dopo aver affrontato due anni di emergenza pandemica e aver tratto numerose soddisfazioni da una stagione estiva di piena ripresa turistica e commerciale, l’Associazione degli Albergatori Valle d’Aosta si trova oggi a dover fronteggiare come molti altri comparti le pesanti ripercussioni generate dagli aumenti del costo di gas, energia elettrica e materie prime. Allarmato dallo stato in cui versa la situazione del caro bollette, il presidente di Adava, Filippo Gérard, incontrerà il prossimo martedì 6 settembre la Giunta regionale in rappresentanza della categoria alberghiera, chiedendo che “vengano messe in atto misure concrete, immediate e significative”.

La lettera

Durante il pomeriggio di oggi, mercoledì 31 agosto, in una lettera Gérard ha voluto rendere note ai colleghi le proprie intenzioni nonché fornire importanti aggiornamenti in merito alle prese di posizione adottate da Federalberghi a livello italiano.

“La preoccupazione per un aumento esponenziale dei costi per energia elettrica, gasolio, gas e pellet oltreché per le condizioni generali del mercato che sono a dir poco incerte tra inflazione galoppante e avvisaglie di recessione non ci permettono di guardare con serenità ai prossimi mesi – si legge nel documento -. Il grido d’allarme è stato lanciato anche dal nostro presidente nazionale Bernabò Bocca alla lettura dei risultati di un’indagine condotta dal centro studi di Federalberghi, che ha esaminato nel dettaglio le bollette di luce e gas di un campione rappresentativo di albergatori”.

Un tetto alle spese

Dai dati raccolti dalla ricerca emerge in maniera evidente un aumento medio dei costi relativi al mese di luglio del 2022 più che triplicato rispetto a quelli relativi al mese di luglio dell’anno passato, rilevando come oltre il 18% del volume d’affari del settore venga assorbito dal pagamento delle forniture necessarie ad alimentare l’attività.

“La richiesta che stiamo dunque sostenendo a livello centrale tramite la nostra Federazione è quella di sterilizzare gli aumenti – prosegue Gérard nella sua lettera – fissando un tetto al prezzo del gas e dell’energia elettrica e riconoscendo un credito di imposta che compensi gli aumenti record sin qui registrati”.

L’appello al comparto

“Se è vero che siamo nuovamente chiamati ad affrontare una sfida dopo la pandemia da cui siamo usciti un po’ ammaccati ma che abbiamo comunque superato attingendo a tutte le risorse che avevamo a disposizione – conclude la nota – sono certo che anche in questo caso, stando uniti, sapremo superare questa situazione e sono fiducioso che riusciremo a fronteggiarla positivamente”.

3 risposte

  1. Caro Gianni, nella tua ottica tra chi percepisce lo stipendio statale e chi vuole continuamente contributi statali non c’è sostanziale differenza. I veri imprenditori stanno in piedi da soli, non pietendo continuamente sussidi.

  2. Sicuramente percepisci uno stipendio statale o regionale non sai cosa vuol dire lavorare in propio

  3. Questi albergatori sempre a piangere… pernottamenti che costano un patrimonio e vogliono anche aiuti. Ma si sa con le elezioni a breve mamma regione stacchera qualche assegno

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