Caro energia e caro materiali, “il rischio è che le imprese vadano in rovina”

L'allarme è lanciato dai responsabili di Sezione Edile di Confindustria, CNA e Confartigianato, le tre sigle delle associazioni che hanno organizzato l’incontro previsto domani, venerdì 18 marzo, per capire quali danni ha causato (e sta causando) la crisi dei prezzi di materiali, combustibili ed energia al comparto edile.
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Economia

Le associazioni di categoria dell’edilizia chiamano a raccolta tutte le imprese del settore: succederà domani, venerdì 18 marzo, quando alle 17.30 nella sala Cogne della Pepinière d’Entreprises di Aosta è in programma una riunione straordinaria per capire quali danni ha causato (e sta causando) la crisi dei prezzi di materiali, combustibili ed energia al comparto edile. “La situazione è molto preoccupante”, ammettono i responsabili di Sezione Edile di Confindustria, Cna e Confartigianato, le tre sigle delle associazioni datoriali che hanno organizzato l’incontro e stanno cercando di far partecipare più imprenditori possibili a questa assemblea. “E’ un momento cruciale per noi. – continuano i rappresentanti delle associazioni di categoria – Il “caro materiali” è un problema che conosciamo da tempo e che con mille difficoltà abbiamo saputo gestire. Ora, però, con l’aumento sconsiderato dei prezzi dell’energia elettrica, del gas e dei carburanti il rischio è che le imprese vadano in rovina: quella in cui ci troviamo è una situazione nuova ed estremamente preoccupante. Siamo in allarme ed ecco perché è necessario che alla riunione di venerdì partecipino quanti più imprenditori possibili. Nei limiti del possibile cercheremo di dare qualche risposta (sarà anche l’occasione per presentare il piano di abbattimento dei costi dell’energia elettrica predisposto con CVA, ndr) ma il nostro obiettivo è soprattutto quello di fare una sorta di fotografia della situazione generale dell’edilizia valdostana e cercare tutti insieme di trovare una soluzione”.

Nel dicembre del 2021 l’edilizia valdostana contava 408 imprese e poco più di duemila e duecento operai impiegati nei cantieri.

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