Cogne Acciai Speciali, la Regione chiede impegni su investimenti e risorse umane

Incontro oggi fra i vertici della Regione e quelli di Cogne Acciai Speciali. Pour l'Autonomie chiede al Presidente della Regione di riferire in aula sull'acquisizione della Cas da parte del gruppo di Taiwan.
Cogne Acciai Speciali
Economia

“L’atteso sviluppo aziendale comporti una conferma degli impegni di investimento nel sito produttivo di Aosta, un significativo aumento delle risorse umane qui impiegate, confermando se non migliorando le tutele contrattuali sin ad ora adottate”. Sono le richieste portate questa mattina ai vertici della Cogne dal Presidente della Regione Erik Lavevaz e dagli Assessori allo Sviluppo economico Luigi Bertschy e alle Partecipate Luciano Caveri.

L’incontro, svoltosi a Palazzo regionale, a cui hanno preso parte l’Amministratore delegato della Cogne acciai speciali spa Eugenio Marzorati e il Direttore generale Monica Pirovano, è arrivato a seguito dell’annunciata acquisizione del pacchetto di maggioranza della società siderurgica aostana da parte del gruppo taiwanese Walsin Lihwa Corporation.

Nel corso della riunione, i referenti dell’azienda hanno confermato come questo riassetto societario si collochi all’interno di un percorso che mira a potenziare lo sviluppo dell’attività industriale, mantenendo la centralità della sede valdostana.

A chiedere al Governo regionale di riferire in Consiglio regionale, nella prossima adunanza dell’8 e 9 giugno, sull’acquisizione della Cogne Acciai Speciali, sono i consiglieri del gruppo Pour l’Autonomie, Marco Carrel e Augusto Rollandin.

“Negli anni l’Amministrazione regionale l’ha sostenuta con rilevanti investimenti che ne hanno permesso l’evoluzione e il raggiungimento di significativi risultati sia a livello nazionale che internazionale: per questo motivo, chiediamo che il Presidente Lavevaz e l’Assessore Bertschy comunichino tutte le informazioni divulgabili in apertura del prossimo Consiglio regionale convocato per l’8 e il 9 giugno, così da poter informare tutta la popolazione e in primis i lavoratori sul futuro di questa importante azienda.”

2 risposte

  1. Ovvio che tempo un anno delocalizzano, solo i politici pensano che in Italia si possa ancora fare attività industriale.

  2. Ma davvero ancora si crede in un investitore dell est che non delocalizzazi vista la differenza di costi di trasporto e manodopera?

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