Le “corvées” per la manutenzione dei canali di irrigazione sono autorizzate ma unicamente per i soci dei Consorzi, mentre la questione cambia se ci si deve affidare ad una ditta.
A comunicarlo una nota congiunta dell’Assessorato regionale all’Agricoltura assieme a quello all’Ambiente.
“Tenuto conto che con l’inizio della primavera prende il caricamento dei canali irrigui consortili i quali, oltre a garantire la fornitura d’acqua indispensabile durante la stagione estiva per le attività agricole, svolgono anche una funzione antincendio, alimentando in taluni casi anche i serbatoi dedicati agli antincendi boschivi, – spiega l’Assessore all’Ambiente Albert Chatrian – è opportuno precisare, in questo momento e a seguito dei decreti ministeriali relativi al Covid-19, che laddove la manutenzione annuale straordinaria ante caricamento viene effettuata dai membri dei Consorzi di miglioramento fondiario che gestiscono l’opera, mediante quelle che sono conosciute come ‘corvée’, questa può essere svolta adottando però gli accorgimenti previsti dalla normativa in vigore”.
Nello specifico la Regione spiega che sarà compito del Presidente del Consorzio o di suo delegato, gestire l’organizzazione del lavoro, ad esempio distribuendolo su più giorni ed affidando un tratto di manutenzione del canale ad ogni membro che vi partecipa in modo da garantire l’opportuno distanziamento tra gli addetti.
Nel caso, invece, la annuale manutenzione straordinaria dovesse essere affidata a ditta esterna che non sia in possesso di codici Ateco consentiti dal Dpcm del 22 marzo, la ditta stessa dovrà inviare comunicazione all’autorità prefettizia, indicando quale beneficiario il Consorzio di Miglioramento fondiario interessato dai lavori.