“L’impatto sociale e sanitario della pandemia è stato fortissimo in Valle d’Aosta, con conseguenze economiche pesanti, in particolare per la rilevanza del settore del turismo, del commercio e del tempo libero libero”. A dirlo è Bankitalia nel rapporto sull’economia regionale, presentato oggi nel corso di una conferenza stampa.
In questi settori il calo del fatturato sono superiori al 30%. Secondo le stime dell’Osservatorio valdostano del turismo l’impatto a marzo della pandemica ha comportato una riduzione di un terzo del fatturato invernale. “Sulla stagione estiva, che rappresenta un terzo delle presenze complessive, vi sono timori giustificati. – sottolinea Cristina Fabrizi, addetta divisione analisi territoriale della sede di Torino – Anche se la quota di turisti stranieri è più bassa rispetto ai mesi invernali”.
Anche nel settore industriale “l’impatto è stato importante” con l’80% delle imprese che sostiene di aver avuto conseguenze negative, 3/4 delle imprese che prevede un calo del fatturato nel primo semestre, legato in buona parte alla forte contrazione (-80%) delle esportazioni a marzo. Anche per il settore delle costruzioni, che “stava uscendo da una crisi ventennale”, i dati mostrano un numero di ore lavorate sceso di quasi il 50% a marzo.
Le imprese hanno sofferto anche dal punto di vista finanziario, con 1/4 che dichiara problemi di liquidità, come ritardi nei pagamenti e difficoltà a sostenere le spese correnti. Il 28% delle imprese valdostana – la media italiana è del 21% – con attività sospesa si dice invece a rischio liquidità.
Le misure straordinarie messe in campo, per alleviare gli effetti del lockdown, hanno portato fra marzo e maggio all’accoglimento di quasi 600 richieste di garanzia – per un valore pari a 18 milioni di euro – in Valle d’Aosta, oltre 15 volte quelle dello stesso periodo del 2019. Oltre il 90% delle richieste sono state per finanziamenti di importo fino a 25mila euro.
“Rispetto al 2011 il sistema si mostra più solido”. L’impatto sul mercato del lavoro “c’è stato solo in parte, nei dati del primo trimestre, con un lieve calo dell’occupazione dello 0,3%”. Troppo presto però per valutare le reali conseguenze, anche alla luce delle misure di attenuazione messe in campo come cassa integrazione guadagni, blocco licenziamenti ecc. “I timori di un peggioramento sono concreti, ma dobbiamo aspettare ancora qualche mese per fare una valutazione”.
Infine i primi dati sui comportamenti delle famiglie “danno conto di una brusca contrazione dei consumi”. La situazione finanziaria delle famiglie valdostane appare però solida, con un “indebitamente più basso della media nazionale e della macro area regionale. Anche il sistema bancario “si è trovato ad affrontare questa crisi in una situazione migliore rispetto al passato”.