Lo stock di imprese registrate in Valle d’Aosta al 30 settembre 2023 è di 12.419 unità. Un numero in aumento dello 0,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+69 imprese) e del 0,3 per cento rispetto al II trimestre dell’anno in corso (+31 imprese). A comunicarlo è la Chambre Valdôtaine.
Prendendo in esame la differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni rispetto allo stesso periodo del 2022, si segnala un calo del numero di nuove imprese (110 contro 134) così come, seppur di poco, anche delle cancellazioni non d’ufficio (77 contro 78), con un saldo tra iscrizioni e cancellazioni di +33 imprese.
Da questi dati risulta un tasso di crescita dal valore del +0,27 per cento, in calo rispetto a quello dello stesso periodo dell’anno precedente (+0,46) ma in linea con quello del nord ovest (+0,27) e lievemente superiore rispetto al dato nazionale (+0,26 per cento).
Crescono industria, costruzioni e turismo. Calano agricoltura e commercio. Aumentano le imprese edili
Prendendo in esame i diversi settori economici si nota una crescita dei comparti dell’industria (+2,7 per cento e +24 imprese), delle costruzioni (+1 per cento e +23 imprese), del turismo (+2,7 per cento e + 48 imprese) e dei servizi alle imprese (+2,7 per cento e +43 imprese). In calo invece i settori dell’agricoltura (-0,9 per cento e – 13 imprese) e del commercio (-1,1 per cento e – 21 imprese).
Per quanto riguarda il comparto artigianale, il III trimestre del 2023 registra uno stock di 3.636 imprese, con un calo dello 0,1 per cento rispetto all’anno precedente (-2 imprese) ma con una crescita rispetto al II trimestre dell’anno (+0,3 per cento e +11 imprese). In particolare, il settore edile vede aumentare di 12 unità il numero di imprese rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+0,7%).
Sulle forme giuridiche delle imprese, crescono le società di capitale (+0,66 per cento) così come le società di persone (+0,14 per cento), e le ditte individuali (+0,21).
Il problema dei trasporti: tra traforo del Bianco e ferrovia
“I numeri legati all’anagrafica delle imprese sono ancora in crescita, ma gli elementi di preoccupazione sono comunque presenti – commenta il presidente della Chambre Roberto Sapia –. Al tasso di inflazione così come al complesso contesto internazionale si affianca il complicato momento legato alla rete di trasporti”.
Momento complicato che ha due nomi precisi: “La chiusura del Traforo del Monte Bianco – di cui abbiamo parlato nel nostro ultimo dossier di AostaSera –, seppur per un periodo ridotto rispetto a quello inizialmente previsto, e gli interventi sulla linea ferroviaria destano certamente un senso di incertezza nel comparto imprenditoriale che aspetta di poterne valutare le reali ricadute e che in questo momento si dimostra quindi attendista rispetto a nuovi investimenti – aggiunge Sapia –. In questo senso sarà necessario tenere viva l’attenzione sull’argomento e mettere in campo tutte le iniziative necessarie per avviare una riflessione sul sistema dei trasporti, non solamente nella nostra regione, ma per quanto riguarda l’interno nord ovest, sul quale l’interruzione dei collegamenti attraverso la Valle d’Aosta influirà notevolmente”.