“L’emendamento al disegno di legge presentato da Fratelli d’Italia rappresenta una vittoria per il commercio e la vivibilità urbana”. A scriverlo, è Confcommercio Valle d’Aosta che “accoglie con grande soddisfazione l’approvazione dell’emendamento al disegno di legge ‘Semplificazioni’, attualmente in discussione presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato, che proroga fino al 30 giugno 2027 la possibilità per bar, ristoranti e pubblici esercizi di mantenere i propri dehors e tavolini all’aperto secondo le attuali modalità semplificate”.
“L’iniziativa, promossa dal Governo – dice l’Associazione –, rappresenta una decisione di enorme importanza per il settore della ristorazione e per la vivibilità delle nostre città. Grazie a questa proroga, che sposta la scadenza dal 31 dicembre 2025 al 30 giugno 2027, i Comuni, e in particolare il Comune di Aosta, avranno il tempo necessario per rivedere i propri regolamenti e definire un quadro normativo che consenta ai dehors delle attività commerciali di continuare ad essere elementi cardine per rendere viva la città”.
“Questa proroga rappresenta una boccata d’ossigeno per tutto il comparto della ristorazione – spiega Graziano Dominidiato, presidente Fipe Confcommercio Valle d’Aosta –. In ogni caso, auspichiamo l’adozione in tempi rapidi del decreto legislativo attuativo delle delega al Governo, al fine di addivenire il prima possibile ad un quadro normativo stabile, in grado di garantire quell’arco temporale indispensabile per programmare investimenti finalizzati a migliorare la qualità degli arredi, del servizio e dello spazio pubblico ponendo fine a una condizione di precarietà che non giova né alle imprese né al territorio”.
“I dehors – aggiunge Dominidiato – sono diventati parte integrante dell’offerta delle nostre imprese e della vita sociale delle città, e questa proroga ci dà il tempo necessario per trovare soluzioni definitive che tengano conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti”.
Nella sua nota, Confcommercio aggiunge che “i dehors e gli spazi all’aperto dei pubblici esercizi non rappresentano solo un’opportunità economica per le imprese, ma costituiscono un fattore di sicurezza urbana. Le città animate da dehors frequentati e accessibili sono città più sicure, dove la presenza costante di cittadini e turisti contribuisce a creare un ambiente urbano vivace e controllato naturalmente”.
L’emendamento
L’emendamento è stato approvato nei giorni in cui era attesa, dal Consiglio dei Ministri, la bozza del testo di riordino della normativa, stabilita nel 2020 nel pieno dell’emergenza sanitaria del Covid-19, per sostenere l’attività di bar e ristoranti.
Il provvedimento sostituisce con la data 30 giugno 2027 la proroga precedentemente fissata al 31 dicembre 2025, relativa alla legge 16 dicembre 2024 sulla concessione di spazi e aree pubbliche per l’installazione di strutture amovibili funzionali all’attività esercitata.
Il testo propone, inoltre, di fissare il termine per l’adozione di un decreto legislativo di riordino e coordinamento delle norme sulla concessione di spazi e aree pubbliche di interesse culturale o paesaggistico entro il 31 dicembre 2026.
Per un altro anno e mezzo dopo la scadenza del 31 dicembre 2025, quindi, continuerà a valere la deroga a permessi e autorizzazioni introdotta durante la pandemia, dice infine Confcommercio, “dando agli esercenti più tempo per conoscere le nuove norme e per regolare la presentazione delle pratiche amministrative”.