La Cgil chiede “una svolta decisiva del sistema dei trasporti valdostano”

A dirlo è Cristina Marchiaro, Segretaria generale Filt Cgil: "È necessaria una visione globale che non può non tenere conto della necessità di un potenziamento della rete ferroviaria valdostana". Non solo, il comparto trasporti si dice favorevole alla Società unica degli impianti a fune.
Stazione di Aosta
Economia

Ora serve “una svolta decisiva del sistema dei trasporti valdostano”.

A chiederlo è Cristina Marchiaro, segretaria generale Filt Cgil Valle d’Aosta, che sui trasporti in Regione chiede un passo in avanti: “È necessaria una visione globale che non può non tenere conto della necessità di un potenziamento della rete ferroviaria valdostana. Quindi va da sé come l’elettrificazione della ferrovia e la riapertura urgente della linea Aosta/Pré-Saint-Didier in ottemperanza della legge regionale siano i punti cardine della svolta”.

“Visione globale” che comprenda, spiegano ancora dai lidi Cgil: “Un’interconnessione necessaria e fondamentale, che va dalla ferrovia al Trasporto Pubblico Locale su gomma, agli impianti a fune e all’aeroporto. Tutto ciò per favorire il trasporto collettivo di lavoratori, studenti e pendolari con l’introduzione anche di un piano tariffario idoneo. Senza dimenticare che un piano dei trasporti performante genererebbe di riflesso per la nostra regione, e durante tutto l’anno, una risposta di alto profilo per quanto concerne il turismo”.

Una Società unica degli impianti a fune

Marchiaro punta poi l’attenzione sulle società degli impianti a fune e vede di buon occhio l’ipotesi di una società unica “snella nella sua struttura, nella Direzione, con un Coordinamento di responsabili dei comprensori” che, spiega ancora la Segretaria, “garantirebbe un processo di solidità e darebbe risultati certi a lungo termine in un settore fondamentale per il prodotto interno lordo della nostra regione. Senza tralasciare come ciò potrebbe solleticare gli investimenti di privati a livello territoriale, nazionale e internazionale. Investire risorse nei trasporti e negli Impianti a Fune è sinonimo di sviluppo turistico. E per una regione a vocazione turistica come la nostra questo è fondamentale”.

Non solo: “Inoltre la società unica – prosegue Marchiaro – garantirebbe una maggiore stabilizzazione dei lavoratori con la possibilità che vengano fatti più contratti a tempo indeterminato” per rendere la Valle una “Grande Stazione dello sci e non solo” che possa inserirsi così “in un mercato mondiale in continua espansione”.

La trasformazione della ferrovia Cogne-Acque Fredde

Prendendo spunto dalla finanziaria regionale, Marchiaro pungola poi la Regione chiedendo di: “prevedere risorse per uno studio di fattibilità al fine di inserire l’infrastruttura ‘Cogne-Acque Fredde’, che nasce come collegamento ferroviario, riconvertendola in strada a pedaggio, videosorvegliata, dedicata solo per il trasporto collettivo di persone e a chiamata, utilizzando veicoli a noleggio con conducente, ibridi o mini bus elettrici, attrezzati anche per il trasporto delle biciclette”.

Chiude la Segretaria Cgil Trasporti: “Si realizzerebbe così un unico itinerario di elevata attrazione turistica che a partire dalla pianura, attraverso le medie e alte vie, porterebbe ad un sito con enormi potenzialità nelle valli di Cogne e del Gran Paradiso. In questo modo si valorizzerebbe la mobilità dolce, un mercato particolare sempre più ricercato”.

In conclusione il direttivo Filt Cgil chiede alla Regione la costituzione di un Comitato di monitoraggio, composto da tutte le parti interessate, che segua tutto il percorso di attuazione degli investimenti del “Dossier Trasporti Valle d’Aosta”.

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