Il presidente di Adava Filippo Gérard aveva lanciato l’allarme – in ultimo dall’assemblea dell’Associazione –: le nuove misure di contenimento dell’emergenza sanitaria fanno rischiare il tracollo dell’industria del turismo.
Allarme rilanciato da Confcommercio, che da Roma spiega: “L’anno in corso si chiuderà con dati disastrosi per il turismo italiano con almeno 60 milioni di arrivi e 120 milioni di presenze che mancheranno all’appello rispetto al 2019 e 13 milioni in meno di viaggi degli italiani all’estero”.
“In questa situazione è evidente che il Governo deve sostenere in particolare queste componenti della filiera turistica adottando misure sugli ammortizzatori sociali, senza aggravi di costo per le imprese, e sull’accesso al credito, ma anche interventi fiscali e di contributi a fondo perduto parametrati alle perdite subite”, si legge in una nota.
Se l’analisi fatta a livello nazionale parla di “meno turisti che fanno vacanze, meno pernottamenti e meno spesa”, le cose non vanno meglio in Valle d’Aosta: “L’assenza di turisti – commenta Graziano Dominidiato, Presidente Confcommercio Fipe VdA – si ripercuote anche nella nostra piccola regione la cui economia ruota intorno al turismo, su tutti i settori e le categorie che rappresentiamo ovvero dal commercio alla ristorazione sino a tutto il settore alimentare”.