Nasce “Smart Grids Valle d’Aosta”, oltre 18 milioni di interventi per potenziare le reti elettriche

Il progetto, presentato da Deval spa, è finanziato con 18 milioni 250mila a valere sui fondi Pnrr e prevede una serie di interventi per potenziare la rete elettrica valdostana e favorire l’elettrificazione dei consumi energetici.
La presentazione del progetto Smart Grids Valle d’Aosta
Economia

18 milioni 235mila euro, derivanti dall’aggiudicazione di un bando Pnrr della missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica, per una serie di interventi per potenziare la rete elettrica valdostana e favorire l’elettrificazione dei consumi energetici.

È stato presentato questa mattina, nella sede aostana di Deval spa, il progetto Smart Grids Valle d’Aosta, che prevede – da qui a giugno 2026, termine perentorio per i finanziamenti derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza – diversi lavori infrastrutturali, e non solo, sulla rete elettrica valdostana.

Il progetto

Giuseppe Argirò, amministratore delegato di Cva
Giuseppe Argirò, amministratore delegato di Cva

Nello specifico, Deval potenzierà di 102 MW l’hosting capacity della rete a media tensione, ovvero la capacità della rete elettrica di assorbire la potenza generata da fonti rinnovabili, sostituendo 10 trasformatori AT/MT e due auto trasformatori MT/MT con altrettante macchine più potenti, costruendo al contempo un nuovo alimentatore – un cosiddetto feeder – di media tensione a servizio della Valgrisenche, area attualmente satura.

In parallelo, il progetto prevede la sostituzione di 90 trasformatori MT/BT. Qui verrà incrementata di 21 MW la potenza in bassa tensione distribuibile sul territorio per favorire l’elettrificazione dei consumi e facilitare la transazione verso un maggior utilizzo dell’energia elettrica per i consumi domestici e lo sviluppo della mobilità elettrica.

Non solo, perché in contemporanea sono previsti anche interventi per rendere la rete piùsmart” con l’installazione tecnologie evolute, interruttori telecomandati con sensori e software per acquisire e gestire le informazioni sui consumi di energia elettrica provenienti dai contatori di seconda generazione, installati nel quarto trimestre 2022.

“L’incremento dell’hosting capacity e la trasformazione ‘smart’ delle reti sono interventi imprescindibili per consentire la transizione energetica, favorendo l’elettrificazione dei consumi – ha detto Giuseppe Argirò, amministratore delegato di Cva -. L’approvazione di questo progetto consente di incrementare le risorse che il Gruppo aveva programmato per il rafforzamento della rete, permettendo di arricchire le progettualità e di svilupparne ulteriori: solo attraverso investimenti molto rilevanti di qualità nelle infrastrutture si può garantire la sicurezza e la piena efficienza dei nostri asset”.

“Siamo molto soddisfatti per essere riusciti ad ottenere questo importante finanziamento a testimonianza della validità di un progetto particolarmente sfidante per Deval e significativo per il territorio valdostano perché consentirà un potenziamento complessivo della rete da Pont-Saint-Martin a Courmayeur, consentendo di procedere a passa spedito verso la decarbonizzazione della regione, tassello fondamentale della Road Map per una Valle d’Aosta Fossil Fuel Free al 2040”, è invece il commento di Giorgio Pession, che di Deval spa è presidente e amministratore delegato.

“Il 2023 è l’anno di partenza – ha aggiunto -, e stiamo per chiudere il contratto per i prini due trasformatori a Morgex e Châtillon. I tempi stretti ci preoccupano un po’, ma l’obiettivo va assolutamente raggiunto. Si parla di macchine totalmente customizzate, che non si trovano nei cataloghi ma vanno prodotte. E tutta Italia chiederà trasformatori, quindi ci potrebbero essere problemi anche nelle forniture”.

La parola alla politica

Presenti alla conferenza stampa anche gli assessori Caveri e Bertschym assieme al presidente della regione Testolin. Il senso? L’impatto che questi investimenti tecnologici – fatti oltretutto, questione non secondaria, da una società pubblica – avranno sulla comunità.

“Il Pnrr è una ‘bestiolina’ complessa – ha spiegato Luciano Caveri, che ha ala delega assessoriale proprio al Piano nazionale di ripresa e resilienza -, ed è oggetto di ‘gioie e dolori’. In questo caso il finanziamento entra nelle logiche Pnrr dell’innovazione, e molti fondi pubblici saranno investiti nella digitalizzzione, quindi c’è una logica. Credo ci si debba complimentare con Deval per essersi districata tra le norme. L’Amministrazione regionale appoggia questa importante iniziativa e si sta dotando di uncruscottoper monitorare i progetti Pnrr”.

Gli fa eco Luigi Bertschy, che tra le deleghe ha quella allo Sviluppo economico e la Mobilità sostenibile: “Viviamo un momento di grande vitalità degli interventi, bisogna fare più di quello che abbiamo fatto fino adesso. L’Europa ha investito sull’Italia e l’Italia sui territori. Coglierle queste occasioni significa non perdere di vista il fatto che abbiamo infrastrutture molto datate che, se non rinnovate, non potranno accogliere nuove strategie come quelle sulle Comunità energetiche”.

Il “cappello” di chiusa lo mette il presidente Renzo Testolin: “Cva e Deval sono un po’ il ‘braccio armato’ dell’Amministrazione. E dovendo dare un titolo al viaggio che inizia oggi parlerei di coerenza tra le politiche messe in moto e gli investimenti. È un intervento che rende possibile lo sviluppo e la qualità dei servizi, ma anche la sicurezza sulla necessità di energia elettrica. Un percorso iniziato da tempo, che oggi prende piede anche dalle opportunità dei fondi Pnrr e che è merito di Cva, Deval e dei suoi collaboratori, che si attivano con passione”.

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