Quindici comuni nella zona franca della ricerca. Approvato il bando con contributi a fondo perduto

Il bando, che stanzia per i prossimi tre anni 1,3 milioni annui, vuole favorire lo sviluppo di alcune porzioni del territorio regionale attraverso la promozione di attività di ricerca industriale, sviluppo e innovazione tecnologica.
Immagine di archivio - Stabilimento Tecdis di Chatillon
Economia

Dopo aver licenziato nel luglio scorso il disegno di legge sulla “zona franca per la ricerca e lo sviluppo“, la Regione ha approvato ieri il bando con i contributi a fondo perduto per dare gambe al progetto.

Attraverso la zona franca la Regione vuole sviluppare il tessuto industriale locale e attrarre imprese, alte professionalità e risorse per la ricerca e l’innovazione, concedendo contributi e o agevolazioni fiscali.

Il bando approvato ieri stanzia per i prossimi tre anni 1,3 milioni annui di contributi a fondo perduto, per favorire lo sviluppo di alcune porzioni del territorio regionale attraverso la promozione di attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione tecnologica del tessuto industriale locale o l’arrivo di nuove imprese, talenti e investimenti per lo sviluppo di attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione. Quindici i comuni valdostani interessati dalla zona franca per la ricerca e lo sviluppo. Si tratta di Aosta, Gignod, Pollein, Brissogne, Quart, Nus, Verrayes, Châtillon, Champdepraz, Verrès, Issogne, Arnad, Hône, Donnas, Pont-Saint-Martin.

Per i nuovi insediamenti o lo sviluppo di attività già esistenti sono previsti dei contributi a fondo perduto sotto forma di voucher. Destinatari del bando, sono le imprese industriali, costituite nella forma di società di capitali, che esercitano attività economiche in uno degli ambiti tecnologici previsti dalla Strategia di specializzazione intelligente per il periodo 2021/2027 – S3 VdA e i centri di ricerca che svolgono ricerca in uno degli ambiti tecnologici.

Gli aiuti riguardano il trasferimento tecnologico; gli investimenti produttivi; gli investimenti per la tutela dell’ambiente e l’efficientamento energetico; l’alta formazione; l’assunzione di lavoratori laureati; la consulenza specialistica; i servizi di incubazione; la mobilità nei trasporti; la digitalizzazione; la collaborazione tra imprese ma anche per il ristoro degli oneri fiscali.

“Con questo bando diamo continuità agli investimenti nel settore industriale.  – spiega l’Assessore regionale Luigi Bertschy – Abbiamo modificato la legge 6, approviamo questa misura e entro metà aprile andremo a fare una modifica della legge 8 del 2016, che è quella che permette alle imprese di crescere o di attrarre nuove imprese. Una serie di azioni che si propongono l’obiettivo di rendere sempre più competitivo il nostro settore”.

Il contributo per le piccole imprese va fino a 100mila euro, 150 per le medie imprese, 200 per le grandi imprese e 250mila euro per i centri di ricerca. Nel Programma di investimento devono esser previsti almeno 3 voucher per un importo minino di spesa per ciascun voucher di 1000 euro e 15mila euro complessivi.

Le domande devono esser presentate prima della realizzazione dell’attività, dal 1° aprile al 30 giugno, via Pec all’Assessorato, e devono riguardare un programma di investimento di almeno un anno.

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