Confcommercio, da Roma, lancia l’allarme: “Da più parti ci arrivano segnalazioni di aumenti generalizzati e spesso indiscriminati delle materie prime acquistate dai nostri bar e ristoranti. Dal caffè al latte, dalla pasta alla farina, dal burro ai formaggi, dalla carne al pesce stiamo assistendo ad una pericolosa escalation dei prezzi che al momento, ma non sappiamo per quanto ancora, non si traducono in crescita dei prezzi al consumo che anzi mantengono un inatteso profilo di moderazione”.
Per questo, l’Associazione chiede al Ministero dello Sviluppo economico “di istituire subito un tavolo di monitoraggio, chiamando tutte le componenti della filiera dalla produzione alla distribuzione e ovviamente alla ristorazione”.
Preoccupazioni la cui eco – affrontata anche ieri, in conferenza stampa, da Bankitalia – è arrivata anche in Valle: “Le materie prime alle stelle stanno nuovamente mettendo in seria difficoltà i nostri bar e ristoranti – spiega in una nota Graziano Dominidiato, Presidente Confcommercio Fipe VdA –. Questa escalation in negativo dei prezzi deve essere fermata prima che sia troppo tardi e la situazione diventi irreparabile. Basta infierire su uno dei settori maggiormente colpiti negli ultimi due anni di pandemia. Tutto ciò rappresenta un vero e proprio paradosso in linea con le altre difficoltà del mercato post pandemia. Il mondo è cambiato tanto da doversi preoccupare nel reperire i generi di prima necessità”.