Vendita della Cogne: arriva l’incontro delle rassicurazioni tra sindacati, Regione e azienda
Cercavano rassicurazioni e le hanno avute. Dopo le frizioni iniziali, i sindacati si sono seduti al tavolo con la Cogne acciai speciali e la Regione – sotto l’occhio di Confindustria – per discutere dell’accordo raggiunto – e già formalizzato – con il gruppo taiwanese Walsin Lihwa Corporation.
L’incontro con i sindacati confederali
“L’incontro è andato abbastanza bene – ha spiegato Fabrizio Graziola, segretario regionale Fiom Cgil dopo il tête-à-tête -, abbiamo avuto delle rassicurazioni da parte dell’azienda e guardato alcuni documenti. Le rassicurazioni riguardano la produzione, che resta in Valle d’Aosta, e sul mantenimento dei livelli di personale, che vedranno anzi un aumento. Vedremo ora come questi accordi si concretizzeranno”.
“Non abbiamo visto il Piano di lavoro triennale – ha aggiunto il segretario Fim Cisl Fausto Renna -, ma un impegno preso con il governo italiano. Dopo le parole abbiamo potuto vedere delle cose scritte che ora si possono discutere. Ora ci aspetta un passaggio assembleare con le Rsu e l’incontro con i lavoratori”.
Sul futuro dello stabilimento emerso dall’incontro si esprime invece Gabriele Noto, alla giuda della Uilm Uil: “L’intenzione del gruppo Walsin Lihwa è quello di completare qui il ciclo della produzione, il che necessita, va da sé, di aumentare il lavoro per coprire i turni e quindi il personale ed i sistemi tecnologici”.
L’incontro con il Savt
A parte, rispetto ai confederali, a stretto giro anche il Savt si è seduto al tavolo con Cas, Regione e Confindustria.
All’uscita, il segretario generale Claudio Albertinelli ha spiegato: “Abbiamo avuto ampie rassicurazioni sul fatto che l’azienda resterà in Valle d’Aosta, che non c’è la volontà di ridurre il personale ma di aumentarlo e che l’intenzione è quella di far crescere il Piano industriale. Guardiamo al futuro con ottimismo. oltretutto, la sede fiscale è confermata in Valle. Segnali che ci fanno credere che questa operazione farà del bene”.
Edy Paganin, Savt Industrie, ribadisce: “Usciamo con ampie rassicurazioni. Inoltre, Marzorati resterà nel cda della nuova società, mente Pirovano verrà riconfermata nel suo ruolo”.
La parola alla Cogne
Ed è proprio Monica Pirovano, direttrice generale della Cogne Acciai Speciali, a suffragare la questione: “Da parte nostra siamo soddisfatti. Abbiamo dato rassicurazioni sul fatto che il gruppo vuole investire sulla Cogne per svilupparla, con un piano di oltre 114 milioni di euro. Non si parla di delocalizzazione ma di sviluppo e di crescita assieme. Cogne e questo gruppo diventeranno leader del mondo per gli acciai inossidabili lunghi. La famiglia Marzorati, con il suo 30 percento, resterà un punto di riferimento per la nuova azienda. A me hanno chiesto di restare a lavorare ancora, riconfermandomi nel mio ruolo”.
Sul cosiddetto closing Pirovano aggiunge: “Gli avvocati dicono che ci vorranno dai 6 ai 18 mesi. Servono i passaggi di antitrust e golden power. Da fine anno, quindi, si potrebbe firmare il closing”.
Le parole della Regione
Presenti alla riunione, il presidente della Regione Erik Lavevaz e l’assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy hanno inviato una nota congiunta: “L’incontro, svoltosi oggi nella sede di Confindustria, che ha messo intorno ad uno stesso tavolo la Regione, i vertici della Cogne acciai speciali e i sindacati, è stato positivo per il suo significato simbolico, ma anche per i contenuti emersi: l’azienda ha infatti confermato gli impegni di sviluppo che già ci erano stati anticipati la scorsa settimana, anche nell’incontro con Yu-Lon Chiao, Presidente di Walsin Lihwa Corporation, società taiwanese che ha acquisito una quota di maggioranza della Cogne acciai speciali di Aosta. La Regione terrà alta l’attenzione su questo dossier, mantenendo i rapporti con tutte le parti in campo e monitorando gli sviluppi, per verificare che le buone intenzioni si traducano in un’operazione di crescita sia della Cogne acciai speciali che, in generale, del comparto industriale”.