200 ore, la possibilità di una qualifica. Il Cnos/Fap lancia i suoi percorsi formativi

Undici percorsi formativi gratuiti, in aula o in laboratorio e con uno stage aziendale. Ad organizzarli il Cnos/Fap, rivolgendosi ai maggiorenni privi di diploma, ma anche ai diciassettenni in possesso di una qualifica professionale. L'obiettivo: portare competenze nel sistema produttivo.
La presentazione dei percorsi Cnos/Fap
Lavoro

Undici percorsi formativi gratuiti, corsi dalla durata complessiva di 200 ore l’uno, 140 dei quali in aula o in laboratorio e 60 di stage aziendale. Ad organizzarli il Cnos/Fap – il Centro nazionale opere salesiane – Formazione aggiornamento professionale -, rivolgendosi ai maggiorenni privi di diploma, indipendentemente dalla propria condizione occupazionale, ma anche ai giovani diciassettenni in possesso di una qualifica professionale.

Diversi gli obiettivi che il Centro si pone, come spiega il direttore Gianni Buffa: “Alla fine del percorso – ha detto in conferenza stampa – viene data la possibilità di ottenere certificazioni sulle esperienza acquisite, spendibili per sia nei repertori regionali sia sui profili nazionali, per presentarsi anche alle Commissioni per le qualifiche professionali. Ad esempio, i quattro percorsi nell’edilizia possono prefigurare la figura di operatore edile”.

L’iniziativa è finanziata – attraverso la Regione – da uno dei filoni del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e precisamente la Missione M5, componente C1 – tipologia “Investimento”, intervento “1.4 Sistema duale”.

“I lavoratori mancano in tutto il sistema produttivo, non solo in Valle – ha detto invece l’assessore allo Sviluppo economico, formazione e lavoro Luigi Bertschy -. L’azione presentata oggi è sul Sistema duale, a valere sul Pnrr, con un approccio nuovo rispetto al passato, per ridurre il tempo dei corsi creando condizioni per le quali ogni modulo dia la possibilità di acquisire competenze che, a completamento del percorso, possono portare ad una qualifica”.

“Allo stesso tempo – ha aggiunto – si potranno portare competenze nel sistema produttivo. L’obiettivo, le risorse stanziate sono di 800mila euro, è quello di rendere più occupabili giovani. Siamo contenti che gli enti di formazione come il Cnos/Fap abbiamo accettato la sfida. Dobbiamo adattarci al mercato del lavoro, in continua evoluzione. I corsi del passato, sia per alcune fragilità sia per la loro lunghezza, oggi non sono più sostenibili. Le preiscrizioni sono una sessantina, speriamo aumentino visto il bisogno di lavoratori e di competenze”.

La voce di chi ha fatto la formazione

Aboubakar Maru e Simone Bertolin
Aboubakar Maru e Simone Bertolin

Due gli esempi, diversi, di chi ha concluso tempo fa la formazione Cnos/Fap ed oggi lavora nel mondo dell’edilizia.

A partire da Aboubakar Maru, che dopo i corsi Cnos/Fap ha fatto uno stage aziendale e oggi è dipendente di un’azienda di costruzioni di Hône: “Senza l’aiuto del Cnos/Fap non sarei qua – ha raccontato -. Sono arrivato in Italia 23 gennaio 2016, e in Valle d’Aosta, la mia ‘terra promessa’, il 27 gennaio. La Valle è il posto che sognavo. Quando ero in Gambia non ho avuto l’occasione di andare a scuola a studiare, qua ho avuto tutto. Ho trovato casa, non ho mai avuto problemi, tutti mi trattano bene”.

“La cooperativa in cui ero mi ha cercato una scuola e ne ha trovata una meravigliosa nel Cnos/Fap a Châtillon – aggiunge Maru -d. Lì ho trovato dei professori meravigliosi che mi hanno aiutato. Abbiamo fatto tanti corsi: antincendio, primo soccorso, ponteggi, sicurezza in cantiere. Vorrei dire a tutti di studiare in questi corsi professionali. È quello che può ‘portare alla grandezza’”.

“È stata una bella esperienza che sicuramente serve – ha spiegato invece Simone Bertolin, che dopo i corsi è diventato dipendente della stessa azienda edile ed oggi si è messo in proprio -. Ho fatto setta anni nella ditta, poi mi è venuta l’idea di aprire la partita Iva. Purtroppo la pandemia mi ha bloccato subito. Ho trovato altro  nel frattempo e sono ripartito. Sono contento di quanto mi ha dato il Cnos/Fap”.

Il catalogo dei percorsi

Nel dettaglio, i percorsi formativi promossi dal Cnso/Fap sono:

  • Realizzazione operare murarie e di impermeabilizzazione
  • Posa cappotto termico e impermeabilizzazione
  • Tinteggiatura e tecniche di decorazione
  • Posa pavimenti e rivestimenti
  • Posa in opera di impianti civili idro-termo-sanitari
  • Elementi di accoglienza turistica (gestione pratiche amministrativo-contabili)
  • Elementi di accoglienza turistica (gestione prenotazioni check-in e check-out)
  • Sistemazione e manutenzione arre verdi, giardini e parchi
  • Logistica e magazzino
  • Elementi dei servizi di vendita (gestione pratiche amministrativo-contabili)
  • Elementi dei servizi di vendita (supporto alla clientela)

“La partnership con Confindustria e Confindustria edile sono fondamentali – ha concluso il direttore Buffa -. Questi percorsi prevedono anche 60 ore di esperienza in azienda. È vero che sono limitate, ma permettono alle persone di ‘assaggiare’ il percorso lavorativo e alle imprese di capire se la risorsa possa essere ‘appetibile’. Ogni percorso ha una durata media dalle 6 alle 8 settimane, in giornate da 4 a 8 ore, dal lunedì al venerdì”.

Gianni Buffa, direttore del Cnos/Fap
Gianni Buffa, direttore del Cnos/Fap

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