Pari opportunità e conciliazione sono parole che ormai sono diventate parte del vocabolario comune. Rimaniamo, infatti, sconcertati quando scopriamo che la differenza tra tasso di occupazione femminile e maschile, in Italia, è pari al 20%. Per questo nel pomeriggio di sabato 12 marzo, Katya Foletto, Consigliera regionale di Parità, ha organizzato “un momento di riflessione per cominciare a fare un percorso che coinvolga tanti attori e attrici del nostro territorio, per promuovere le pari opportunità e capire quali sono i nodi da sciogliere.”
Oltre a Foletto, durante l’incontro sono intervenuti Manuela Bergamasco, vicesindaca di Quart, Gaspara Mantovani, Lady Chef 2022, Clotilde Forcellati, Assessora alle politiche sociali, abitative e alle pari opportunità, Giancarlo Giachino, Presidente di Confindustria Valle d’Aosta, Sabrina Campese, Responsabile donne e impresa Coldiretti Valle d’Aosta, Miguelina Baldera, presidente di Uniendo Raices, Stefania Sacchi, presidente delle A.C.L.I., Giulia Stacchino, Coordinatrice Donne per la C.I.S.L. Valle d’Aosta, Alessandro Trento, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Valle d’Aosta, Maria Elena Udali, Presidente del Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Valle d’Aosta, Angela Fazzari, Presidente e coordinatrice CNA Benessere e Sanità Valle d’Aosta, Marta Anello, Coordinatrice del GAL Valle d’Aosta, Roberta Quattrocchio, Presidente del Comitato Unico di Garanzia della Regione Valle d’Aosta, Anna Castiglion, Presidente del CUG dell’U.S.L. e dell’Azienda Sanitaria Regionale, Alessandra Fanizzi, Presidente del C.P.O. dell’Ordine degli Avvocati di Aosta e Luigi Bertschy, Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro.
“L’Articolo 37 dice che la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e a parità di lavoro le stesse retribuzioni che spettano ai lavoratori, in realtà, tutto questo ancora oggi non avviene, perché il gender gap rispetto a retribuzione, carriera e accesso a lavoro e posizioni apicali è ancora discriminato per quanto riguarda le donne.” riporta Clotilde Forcellati.
In effetti, la differenza tra tasso di occupazione femminile e maschile non è l’unico dato allarmante emerso durante l’incontro. Infatti, come evidenzia Giancarlo Giachino:” Nella situazione attuale serviranno ancora 60 anni per raggiungere la piena parità e per colmare il divario di genere sul mercato del lavoro.” Dato messo in evidenza dall’Osservatorio Mercato del Lavoro e Competenze Manageriali di 4manager. Attualmente in Italia solo il 18% delle posizioni apicali è occupato da donne. Questo fattore, intacca direttamente la produttività delle aziende, perché studi di settore evidenziano che nelle società in cui le donne ricoprono posizioni manageriali, vi è un tasso di produttività maggiore del 9% per quanto riguarda il settore manifatturiero, e del 8% per quanto riguarda il settore dei servizi: “Un dato essenziale, non tanto perché sia una gara a chi sia più bravo e a chi riesce meglio, ma perché è importante e decisivo che le donne si rendano conto delle potenzialità che hanno e delle capacità che abbiamo, perché spesso siamo noi stesse a sottovalutarci” sottolinea Giulia Stacchino.
Per ciò che riguarda la conciliazione, Clotilde Forcellati ha messo in evidenza come nella sola realtà del capoluogo, a fronte di 653 bambini nati negli ultimi 3 anni, siano disponibili 174 posti negli asili nido e sottolinea “La copertura non raggiunge l’obiettivo del 33% posto da Barcellona 2002, anche per questo, a fine febbraio abbiamo presentato il progetto nel PNRR missione 4 per l’aumento dei posti in asili nido.”
L’incontro, dunque, si è rivelato un’occasione fruttuosa per riflettere su quali siano le azioni da compiere in fatto di conciliazione tra vita e lavoro e per fare sì che l’articolo 37 della Costituzione, possa rispecchiare realmente la situazione reale.