Con l’astensione dei gruppi Lega e Forza Italia VdA, il Consiglio Valle ha approvato nel pomeriggio di oggi, mercoledì 15 gennaio, la risoluzione dedicata agli autonoleggiatori, presentata durante l’ultima adunanza di dicembre. Il testo impegna il Governo regionale a promuovere, in ogni sede, la modifica delle norme nazionali che penalizzano il sistema trasportistico noto come NCC (Noleggio con Conducente). Il documento invita anche i Parlamentari valdostani a presentare, nell’ambito del primo provvedimento legislativo utile, un’iniziativa per modificare queste disposizioni, sollecitando il Governo nazionale a sospenderle temporaneamente.
“Se nel resto d’Italia è un problema pesante, in Valle d’Aosta le ricadute per il settore sono ancora più negative,” ha sottolineato il capogruppo dell’Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, nel presentare la risoluzione.
Tra i banchi dell’opposizione, il capogruppo di Forza Italia VdA, Pierluigi Marquis, ha chiesto il ritiro del documento, annunciando che il senatore forzista Roberto Rosso presenterà un emendamento per posticipare al 2026 l’entrata in vigore della piattaforma digitale prevista dalle normative contestate.
“Vedremo come si esprimeranno i Tar sui ricorsi presentati,” ha aggiunto l’Assessore regionale Luigi Bertschy. “Nel frattempo, le disposizioni sono in vigore e pongono difficoltà nella gestione della piattaforma, che dovrà essere autorizzata dai Comuni.”
Autonoleggiatori, depositata in Consiglio Valle una risoluzione contro i decreti Salvini
20 dicembre 2024
Sistema Trasporti Valle d’Aosta e MuoverSì erano scesa in strada, poco più di una settimana fa, per protestare contro i decreti Salvini che – a detta degli operatori del settore del noleggio con conducente – “avranno un impatto devastante sulla nostra categoria”.
Prima di raggiungere i colleghi a Torino, però, una delegazione era salita a Palazzo regionale per mettere anche sul tavolo della politica locale le proprie richieste. Politica – o almeno una parte – che aveva risposto, a stretto giro, con un paio di comunicati d’appoggio.
Oggi, la posizione si fa più definita. I gruppi consiliari dell’Union valdôtaine, Federalisti progressisti – Partito democratico, Pour l’Autonomie, Stella alpina, Rassemblement valdôtain e Progetto civico progressista – per una volta tutti assieme –, con una risoluzione a firma congiunta depositata nel Consiglio Valle di ieri hanno infatti “preso posizione sulle disposizioni introdotte dai cosiddetti ‘decreti Salvini’ che modificano unilateralmente le regole per lo svolgimento del servizio di noleggio con conducente (Ncc)”.
“Anche se la risoluzione non è stata discussa – dicono i consiglieri dei gruppi in una nota –, questa definisce un impegno ben preciso: da una parte, sollecitare il Governo regionale a promuovere la modifica di queste norme in ogni sede anche di concerto con altre Regioni; dall’altra, come forze politiche, invitare i Parlamentari valdostani a presentare nell’ambito del primo provvedimento legislativo utile una iniziativa volta a modificare le disposizioni che risultano dannose per il sistema trasportistico Ncc e a promuovere con urgenza un’azione presso il Governo italiano affinché, nel frattempo, se ne disponga la sospensione”.
In occasione della manifestazione del 12 dicembre, spiegano ancora i consiglieri, “abbiamo ricevuto una delegazione degli autonoleggiatori in Consiglio composta da Sistema trasporti e Federazione MuoverSì su loro espressa richiesta. Nel corso di un incontro successivo, abbiamo preso atto del rischio di portare al collasso l’intero settore Ncc, danneggiando gravemente anche settori collegati come il ricettivo, il congressuale, la ristorazione e il turismo nel suo insieme, anche per l’ormai avviata stagione turistica in Valle d’Aosta”.
“Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per provvedimenti come questi che limitano l’iniziativa imprenditoriale privata, generando effetti negativi per un intero settore con il rischio di portare alla chiusura di molte imprese, tra l’altro anche a conduzione prettamente familiare”, chiudono i gruppi consiliari.
“Vogliamo lavorare”, gli autonoleggiatori valdostani protestano contro i decreti Salvini
12 dicembre 2024

Molti e rumorosi. Hanno fatto il giro di Aosta questa mattina, prima di dirigersi alla volta di Torino, a sostegno proprio e dei colleghi. Nel mezzo, la tappa davanti a piazza Deffeyes.
Sistema Trasporti Valle d’Aosta – la Confederazione che rappresenta il settore del noleggio con conducenti – non ci sta: “Basta! Vogliamo lavorare”, scandisce, sventolando la bandiera, il presidente regionale degli Ncc Paolo Giannini.
Al centro della protesta, i decreti Salvini. Ed è proprio il ministro dei Trasporti a finire al centro delle critiche degli autonoleggiatori, così come dei loro striscioni e cartelli. Sotto una foto del leader della Lega si legge, infatti, “MIT = Ministero italiano taxi”, frecciata esplicita a ciò che Sistema Trasporti spiegava ieri in una nota stampa: “i decreti sono lesivi nei confronti degli Ncc e favoriscono apertamente i taxi, generando discriminazioni inaccettabili. Si tratta di norme pregiudizievoli, discriminatorie e del tutto irricevibili”.
Lo striscione, se possibile, fa ancora meno sconti: “Barzelletta: Salvini ministro dei Trasporti. Okay, fa già ridere così”.
Oltre i decreti Salvini, oggi il passaggio a Palazzo regionale in cerca di dialogo con i vertici politici. Ai nostri microfoni, il presidente Giannini spiega: “Siamo qui a chiedere il divieto di intermediazione con i nostri alberghi, con i nostri tour operator, con le nostre agenzie di viaggi perché non possiamo assolutamente non dare servizio ai nostri turisti in Valle d’Aosta”.
“Sono il 70 per cento della nostra economia in Valle – aggiunge –, ed è giusto che quando arrivano dall’estero o da qualsiasi parte del mondo debbano essere venuti a prendere all’aeroporto, alla stazione dei treni. Senza di noi mancano i servizi di trasporto e tolti questi, in Valle, abbiamo diversi problemi”.
L’incontro in Regione
Sull’incontro a Palazzo Deffeyes con la rappresentanza degli operatori valdostani del noleggio con conducente arriva, nel primo pomeriggio, una nota dei partiti di maggioranza regionale. Durante il vis–à–vis, con i Presidenti della Giunta e del Consiglio Valle e gli Assessori competenti, si legge, “si è preso atto delle difficoltà evidenziate e delle implicazioni che una parte del decreto potrebbe generare a danno delle 200 imprese operanti nella regione, con conseguenti ripercussioni sul sistema economico e turistico valdostano – scrivono i gruppi Federalisti progressisti – Partito democratico, Pour l’Autonomie, Stella Alpina e Union Valdôtaine -. La maggioranza regionale si è pertanto assunta l’impegno di attivare con urgenza tutti i canali istituzionali a sua disposizione, comprese la Conferenza delle Regioni e le rappresentanze parlamentari, per cercare di migliorare il testo normativo a tutela della categoria e dei servizi di trasporto privato di carattere regionale e interregionale”.
Tra i presenti, anche il capogruppo di Rassemblement Valdôtain Stefano Aggravi: “Ascoltate le problematiche rappresentate dagli operatori abbiamo chiesto al Governo regionale di tenere informata la Conferenza sugli sviluppi delle azioni che si intendono portare avanti e dei prossimi incontri che si organizzeranno. Esprimiamo perplessità e preoccupazione su provvedimenti che possono limitare l’iniziativa imprenditoriale – aggiungono i consiglieri di Rvn -, così come anche generare effetti negativi per un intero settore, soprattutto in una realtà come la nostra che opera nel turismo e ha grandi problemi nei trasporti. Ci auguriamo che i nostri Parlamentari, il Presidente della Regione e gli Assessori competenti si adoperino nelle sedi deputate per evitare la messa a rischio di imprese e posti di lavoro“.
Gli autonoleggiatori valdostani scendono in piazza contro i decreti Salvini
11 dicembre 2024

Chiedere al Governo di mantenere ciò che è stato proclamato più volte dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al suo insediamento, ovvero che “le aziende vanno sostenute e non vessate con decreti ed editti. Non bisogna disturbare chi lavora”.
Per questo, anche in Valle d’Aosta, gli operatori del settore del noleggio con conducente hanno aderito allo sciopero dei trasporti, proclamato in tutta Italia il 12 e 13 dicembre.
In una nota inviata dal presidente regionale di Sistema trasporti VdA Paolo Giannini, il sindacato si chiede: “Queste promesse valgono ancora? Perché, se così fosse, non dovremmo trovarci qui, a dover difendere il nostro lavoro e il nostro futuro contro i Decreti Salvini, che sembrano essere stati scritti con il solo scopo di annientare un’intera categoria”.
“Questi decreti, che avranno un impatto devastante sulla nostra categoria, non hanno seguito un iter parlamentare trasparente e ci appaiono come un’imposizione arbitraria che nulla ha a che vedere con i principi di un Paese democratico – si legge ancora –. Non possiamo accettare che le regole che governano il nostro settore, identiche a quelle dei taxi, vengano applicate con criteri differenti: i decreti sono lesivi nei confronti degli Ncc e favoriscono apertamente i taxi, generando discriminazioni inaccettabili. Si tratta di norme pregiudizievoli, discriminatorie e del tutto irricevibili”.
Non solo: “Il settore Ncc costituisce un elemento cruciale per il sistema dei trasporti regionali e un pilastro fondamentale per l’industria turistica della Valle d’Aosta, motore economico essenziale per il territorio. L’impatto negativo dei Decreti Salvini non colpirà solo gli operatori del servizio, ma avrà conseguenze rilevanti anche per il comparto turistico e per le strutture ricettive, che dipendono da una rete di trasporti efficiente e affidabile”.
La protesta in Valle
Per questo, gli autonoleggiatori della Valle d’Aosta si sono dati appuntamento alle 8 di domani, giovedì 12 dicembre, all’area Croix-Noire di Aosta, dove incontreranno la stampa per illustrare nel dettaglio le ragioni della protesta ed i problemi derivanti dai decreti.
In seguito, “il gruppo sfilerà ordinatamente e in modo pacifico per le vie di Aosta, fino a raggiungere il Palazzo Regionale, dove intende esporre formalmente le proprie istanze e richiedere un confronto con le istituzioni regionali”.
Al termine, gli autonoleggiatori lasceranno Aosta per dirigersi a Torino dove si uniranno ai colleghi del Piemonte. Manifestazione che – si legge – è organizzata anche nei principali capoluoghi di provincia italiani, da Milano a Firenze, passando per Bologna, Roma, Napoli, Catanzaro, Palermo, Cagliari, ed altri.
“Non è troppo tardi per fermare questi decreti e dimostrare che le promesse fatte non sono solo slogan – si legge ancora nella nota di Sistema Trasporti VdA –. Siamo pronti al dialogo, ma non accetteremo di essere cancellati”.
Le richieste alla Regione
Alla luce della situazione, definita critica, il sindacato degli autonoleggiatori “tira per la giacchetta” la Regione chiedendo quali misure intenda adottare per:
- Tutelare gli operatori Ncc della regione, permettendo loro di continuare a operare in maniera legale e sostenibile;
• Garantire il mantenimento di un servizio essenziale per la mobilità e il turismo, che costituisce un asset strategico per l’economia valdostana.
Non solo: “Si segnala inoltre che la Regione Calabria ha già avviato un’azione legale contro i Decreti Salvini, dimostrando che è possibile opporsi a provvedimenti lesivi per gli interessi delle realtà territoriali – chiude la nota –. Ci auguriamo che la Valle d’Aosta adotti un simile approccio, intraprendendo azioni concrete e tempestive per salvaguardare un settore cruciale per il tessuto economico e sociale della regione”.