“Morte bianca” a Chambave, le reazioni di Filca-Cisl, Feneal-Uil e Savt
“Oggi è il momento del fare”, perché “a questa strage metteremo la parola fine solo se avremo la capacità e la volontà di mettere al centro la persona e il lavoro”. Dopo la Fillea Cgil, è oggi, venerdì 4 marzo, la Filca-Cisl a reagire sull’incidente sul lavoro in cui ieri pomeriggio, a Chambave, ha perso la via un lavoratore 60enne, Salvatore Esposito. “I lavoratori edili tutti i giorni – scrive il Sindacato in una nota – combattono una guerra nella speranza di tornare a casa dai propri familiari”.
Filca-Cisl: “subito un tavolo di confronto”
“Una guerra che non è giustificabile – continua l’organizzazione – e non sono sufficienti le espressioni ‘solidarietà’ e ‘cordoglio’ che non ripagano la perdita di una vita umana e deve invece richiamare chi ha responsabilità ad atti concreti”. La richiesta della Filca-Cisl della Valle d’Aosta è quindi “l’immediata apertura di un tavolo di confronto tra Regione, Organizzazioni sindacali e organi ispettivi per definire iniziative coordinate ed efficaci che garantiscano la sicurezza nei cantieri edili”.
Va inoltre definito, aggiunge il Sindacato, quanto è stato avviato nel confronto “con l’assessore Carlo Marzi su regole condivise su appalti e finanziamenti a garanzia della sicurezza dei contratti e della legalità”. A giudizio della Filca-Cisl, “accelerazione dei lavori e investimenti del Pnrr devono essere all’insegna del lavoro, della sicurezza e della regolarità, penalizzando le imprese inadempienti”.
Feneal-Uil: “vigilare su applicazione contratto”
Per Feneal-Uil, è “necessario prendere coscienza che gli sforzi che, sinora, sono stati fatti per sconfiggere la piaga delle ‘morti bianche’ non sono sufficienti davanti all’incuria, alla mancata formazione ed informazione dei rischi che ci sono in un cantiere edile”. Il sindacato ricorda quindi la campagna svolta negli ultimi mesi “portando in tante piazze italiane una iniziativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con lo slogan ‘Zero morti sul lavoro’, ma è necessario che tutti coloro che hanno responsabilità si adoperino per spezzare questa dolorosa catena”.
Ricordando che proprio ieri “le parti sociali dell’edilizia hanno sottoscritto l’accordo per il rinnovo del C.C.N.L. per i dipendenti delle imprese edili industriali”, che in Valle d’Aosta interessa oltre 1.500 lavoratori, per l’organizzazione sindacale è “essenziale vigilare affinché in tutti i cantieri edili e per tutti i lavoratori venga rigorosamente applicato, evitando così situazioni di dumping contrattuale che portano a distorsioni della filiera della sicurezza”.
Savt-Costruzioni: “Fermiamo questa strage”
“Nel giorno in cui il settore edile dovrebbe festeggiare un evento positivo come la firma del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che era scaduto il 30 settembre 2020, – si legge in una nota del Savt-Costruzioni – ci troviamo invece a dolerci per un’altra vittima in cantiere, e risuonano nel vuoto le nostre parole che scrivemmo poco più di sei mesi fa, in occasione di un duplice incidente, in cui auspicavamo maggiori controlli, formazione e prevenzione”. Ribadendo il monito “Fermiamo questa strage”, il sindacato porge quindi le condoglianze ai familiari della vittima.
Autopsia sul corpo dell’operaio
Sul corpo di Salvatore Esposito, il lavoratore 60enne vittima dell’incidente di ieri, la Procura disporrà l’autopsia. E’ uno degli accertamenti nel quadro del fascicolo aperto sull’accaduto, con l’ipotesi di omicidio colposo. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, così come i funzionari dello Spresal dell’Unità sanitaria locale. Il pm Francesco Pizzato è in attesa della relazione sul sinistro, per determinare lo sviluppo delle indagini, mirate a capire perché la pedana del mezzo pesante che ha ucciso Esposito sia caduta e se tutte le procedure e prescrizioni professionali siano state seguite.