“Cambiare il mondo del lavoro, superando le leggi che lo hanno reso precario, insicuro, povero”. Lo ha detto la segretaria generale della Cgil Valle d’Aosta, Vilma Gaillard, all’assemblea generale riunitasi nella serata di ieri, venerdì 21 febbraio, alla Grand Place di Pollein”, per presentare la campagna referendaria, in attesa che venga definita la data della consultazione in materia di lavoro e cittadinanza.
“La Cgil lancia quattro referendum per abolire le norme che hanno reso i lavoratori meno protetti e più vulnerabili, – ha aggiunto – con meno diritti e con più possibilità di essere licenziati. La troppa precarietà sta condannando i nostri giovani ad andarsene dal nostro Paese”. Lo slogan coniato dal sindacato è “il voto è la nostra rivolta” e la campagna “vedrà impegnati tutti i soggetti promotori nelle prossime settimane con l’obiettivo di coinvolgere e far partecipare al voto il maggior numero di cittadine e cittadini”.
“E’ necessario investire sulle intelligenze, sul salario e sul lavoro dei nostri giovani, nonché (con il quinto quesito) dare tutele normative anche a tutti i cittadini stranieri che nel nostro Paese nascono, crescono, studiano e lavorano. – conclude Gaillard – Nessuna invasione di campo, ma solo una norma di civiltà. Con il referendum si chiede di dare agli stranieri che vivono e lavorano in Italia i diritti e i doveri legati alla cittadinanza da ottenere in 5 anni anziché in 10”.