Un centinaio di lavoratori e lavoratrici sono scesi in piazza ad Aosta nella mattinata di oggi, venerdì 28 marzo, per aderire allo sciopero nazionale dei metalmeccanici indetto da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm. Al centro della protesta il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da mesi e ancora fermo al tavolo delle trattative.
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Sciopero nazionale metalmeccanici
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Il corteo, partito da place des Franchises, ha attraversato via De Tillier e piazza Chanoux, per poi fermarsi sotto la sede di Confindustria Valle d’Aosta, in viale Conseil des Commis. I manifestanti hanno sfilato tra bandiere, fumogeni e striscioni al grido di “Contratto a chi lavora!” e “Vogliamo il contratto nazionale”, rivendicando aumenti salariali, una riduzione dell’orario di lavoro settimanale e una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Prima la crisi economica, poi la pandemia, la guerra in Ucraina e adesso anche i dazi: come sempre, a pagare il prezzo più alto sono lavoratrici e lavoratori, costretti a scegliere se riempire un carrello della spesa o curarsi” – ha dichiarato Fabrizio Gabriziola, segretario della Fiom-Cgil Valle d’Aosta. “E Federmeccanica, che ha tolto la democrazia, ci dice che non è il momento di fare richieste. Così si diventa poveri lavorando”.
“Sappiamo che scioperare è un sacrificio importante, ma è l’unica arma che abbiamo – ha aggiunto Hans Pistolesi, segretario della Fim-Cisl – e purtroppo non penso sarà l’ultimo”.
Dal corteo è intervenuto anche Alessandro D’Amico, delegato Uilm della Cogne Acciai Speciali: “Continueremo a protestare per far sì che il contratto, votato da lavoratori e lavoratrici, venga applicato. Vogliamo una vita dignitosa, salute e sicurezza”.
I metalmeccanici, insieme ai sindacati, hanno annunciato di essere pronti a continuare la protesta se non arriveranno risposte concrete.