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Monte Bianco, imponente crollo nel corridoio del Goûter: chiusi i rifugi

La decisione del sindaco Peillex dopo aver constatato che, nonostante le raccomandazioni delle autorità, solo ieri 79 alpinisti si sono riversati sulla via normale francese al “Tetto d’Europa”. La frana "catturata" da un video.
Montagna

Visto che “sembra giuridicamente complesso” introdurre la “cauzione da 15mila euro”, ipotizzata negli scorsi giorni, “per coprire le spese di soccorso e sepoltura” degli alpinisti che si avventurano, nonostante le raccomandazioni delle autorità legate ai rischi sulla siccità, lungo la via normale francese al Monte Bianco (solo ieri sera se ne sono contati “79, in larga parte dei paesi dell’est, che giocando alla roulette russa si sono riversati nel rifugio del Goûter”), il sindaco di Saint-Gervais Jean-Marc Peillex sceglie l'”opzione muscolare”.

Dopo essersi consultato con la Prefettura e il presidente della locale società delle guide, ha emesso un decreto di chiusura dei rifugi di Tête Rousse e del Goûter con effetto immediato, da oggi, venerdì 5 agosto. “Che tristezza dover essere obbligato, da qualche avventuriero senza fede né legge, a prendere una decisione che non avrebbe ragione d’essere” è lo sconsolato commento del sindaco Peillex. La sua decisione arriva peraltro all’indomani di un crollo di rocce e massi proprio nel corridoio del Goûter, “catturato” da un video – girato dal rifugio di Tête Rousse – che circola sui social network.

Dopo quella sul Cervino di martedì scorso, ove il sindaco Jean-Antoine Maquignaz ha chiuso la via normale italiana con un’ordinanza (misura mirata soprattutto allo svolgimento dei sopralluoghi dei tecnici), ieri un’altra scarica di sassi si è registrata su una montagna della Valle, la Grivola (3.969 metri, nel massiccio del Gran Paradiso). E’ accaduto in una zona della cima dove il fenomeno ed a testimoniarla è una immagine del fotografo Enzo Massa Micon.

Foto scarica Grivola
La foto della scarica sulla Grivola.

2 risposte

  1. Chì la vive tutti i giorni a acquisto il rispetto x certi aspetti e luoghi che la gente che arriva solo x fare sport non sa nemmeno cosa sia

  2. Sarà assolutamente un alpinista, uno che studia la montagna, che condivide con essa, che sa giocare con forze straordinarie, che osserva sia verso l’orizzonte che sotto i suoi piedi. Un alpinista non è un fruitore di un luogo da utilizzare come un consumatore a cui tutto è dovuto. La montagna è assolutamente diversa dal mondo smaterializzato degli Smartphone, è il luogo della verità dei propri limiti, di quelli della geofisica, non è un mondo per vantarsi, né per difendere pensieri infantili. Tutti che parlano diverso sono ingannatore con discorso pieno di bugie.

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