Brachetti (Lait): ‘Offrire accesso alle tecnologie è un principio di democrazia’

'Un impegno concreto sul fronte del processo di semplificazione amministrativa'.
News Nazionali

Roma, 13 nov. – (Adnkronos/Labitalia) – "Qualità della vita e competitività del territorio sono sempre più legate alle tecnologie di cui la Pubblica amministrazione dispone, per rendere più funzionali i servizi e agevole il dialogo con il mondo produttivo e con le persone. Il nostro compito è lavorare affinché possano essere offerte ai cittadini e alle imprese pari opportunità di accesso agli strumenti tecnologicamente più avanzati. Si tratta di un principio di democrazia, prima ancora che di un obiettivo aziendale".

Lo afferma, in un'intervista a LABITALIA, Regino Brachetti (nella foto), presidente di LAit spa, società di innovazione tecnologica della Regione Lazio. "LAit – spiega – ha una funzione centrale, nell'impegno assunto dalla Regione Lazio, di offrire a tutti i cittadini le stesse occasioni per crescere e migliorare la qualita' della loro vita. Accanto allo sviluppo e all'applicazione di interventi che vanno dalla sanita', per la quale ci si chiede di individuare soluzioni in grado di governare la spesa e la sua qualità, alla realizzazione di infrastrutture informatiche, uno degli obiettivi principali di LAit è la diffusione dei principi di democrazia informatica, oggi essenziali per l'effettivo esercizio dei diritti delle persone. Credo sia questa la prospettiva essenziale dell'azienda".

"In questo contesto – prosegue Brachetti – un grande sforzo viene compiuto per la realizzazione di reti telematiche capaci di portare alla semplificazione amministrativa e di rendere, quindi, piu' agevole il rapporto tra cittadini e Pubblica amministrazione. Ricordo, a tal proposito, l'istituzione dei 'Cadit' (Centri di accesso e diffusione dell'innovazione tecnologica). Si tratta di 70 spazi pubblici, molti gia' in funzione in altrettanti centri del Lazio, creati per permettere a chiunque di usufruire delle tecnologie più moderne nel campo dell'informatica. Altro esempio di questo impegno e' il progetto 'Super', iniziativa con cui la Regione Lazio, attraverso LAit, procede alla formazione del personale degli enti della pubblica amministrazione regionale".

E, ancora, prosegue il presidente di LAit, "le 'Ali' (Alleanze locali per l'innovazione), che promuovono la costituzione, nelle 5 province del Lazio, di un sistema che consentira' di sviluppare servizi che hanno come obiettivo la diffusione dei processi di semplificazione amministrativa". "Altri progetti significativi – spiega Brachetti – a cui stiamo lavorando sono il progetto 'Picolab' (Piccoli comuni larga banda), attraverso il quale stiamo portando i servizi offerti dalle connessioni veloci a Internet a oltre 180 sedi di comuni laziali, 8 Comunita' montane, 155 farmacie e 34 scuole, e il progetto 'Docup', per la modernizzazione delle infrastrutture telematiche delle zone industriali del Lazio, attraverso fondi europei, in virtu' del quale abbiamo portato la connettivita' nelle aree produttive, al servizio delle imprese e dello sviluppo".

"'Megalab', infrastruttura di rete a sostegno di centri di ricerca, ospedali e aziende del Parco tecnologico Tiburtino, e infine – aggiunge – 'Sirccla', che prevede l'evoluzione e la migrazione della rete infrastrutturale regionale della 'Rupar' (Rete unificata pubblica amministrazione regionale) verso il sistema pubblico di connettività, andando a interessare tutto il sistema regionale, oltre a quello degli enti locali territoriali. Questi sono interventi – sottolinea – diretti a sviluppare o, in molti casi, a portare per la prima volta, le connessioni veloci sul territorio, e che comportano un investimento complessivo di oltre 18 milioni di euro".

Per quanto riguarda i progetti dedicati alle imprese, LAit punta a rendere produttivo il rapporto tra queste e la Pubblica amministrazione. "L'impegno e la professionalita' dei nostri tecnici – dice Brachetti – sono dedicati a mettere in campo strumenti capaci di abbattere i tempi della burocrazia, che si traducono in costi, dando tempi certi a pratiche e procedure che riguardano le aziende. Si tratta di un impegno concreto sul fronte del processo di semplificazione amministrativa a cui stiamo lavorando".

"A questo proposito – rimarca il presidente di LAit – mi piace sottolineare il ruolo fondamentale delle societa' appaltanti in house, di cui LAit e' una delle piu' grandi realta' italiane, con oltre 66 milioni di euro di fatturato 2008 e piu' di 230 dipendenti, che garantisce non solo il mercato, e non a caso il numero di fornitori di Ict e' cresciuto in modo esponenziale la' dove queste sono presenti, come i dati dimostrano, ma anche i cittadini e il mondo produttivo che, non dimentichiamolo mai, sono i beneficiari di ogni investimento che la pubblica amministrazione impegna per la diffusione dell'innovazione tecnologica. Un'azienda in house forte di competenze tecniche e di professionalita' di livello superiore e' garante di qualita' ed efficienza".

E' da tempo on-line il portale che rende piu' veloci i pagamenti ai fornitori di beni e servizi e di prestazioni sanitarie, delle Aziende sanitarie della regione Lazio. E' possibile accedere al servizio Internet, sviluppato dal Settore Sistemi Informativi per il Controllo della Spesa Sanitaria di LAit, attraverso la home page del portale www.regione.lazio.it. Tutto cio' in virtu' dei nuovi accordi sui pagamenti introdotti dall'assessorato al Bilancio della Regione Lazio a partire da quest'anno, che prevedono l'impegno a saldare le fatture entro un periodo massimo di 180 giorni.

"L'opportunita' di adesione all'accordo sui pagamenti, regolata da due delibere di giunta, ha il duplice vantaggio – spiega Brachetti – di accelerare la liquidazione delle fatture, che l'amministrazione si impegna a pagare entro la data massima di 180 giorni dalla presentazione, e di permettere alla regione il controllo, quasi in tempo reale, sia dei flussi di spesa delle Aziende sanitarie, sia della regolarita' degli stessi". Possono aderire all'accordo tutti i soggetti che hanno rapporti di fornitura con il Sistema sanitario regionale: fornitori di beni e servizi, e case di cura. Il percorso e' stato avviato a partire dal 2006 parallelamente su due fronti: pagare quanto dovuto, ed evitare di incorrere in nuovi ritardi, con i conseguenti oneri diretti e indiretti. E, per Brachetti, "velocizzare e rendere visibile il processo di pagamento, il cosiddetto 'ciclo passivo, delle Aziende sanitarie laziali ha, e ancora di piu' avra', ricadute importanti".

Un'attenzione particolare e' dedicata, poi, al sistema di messaggistica. Sui sistemi regionali arriva, infatti, una media di circa 1 milione di messaggi spam al giorno respinti, che si confrontano con oltre 20mila messaggi positivi, arrivati quotidianamente a destinazione. La spazzatura elettronica che finisce tra la posta rifiutata e' composta essenzialmente da tentativi illeciti di accesso in conti correnti postali e bancari o di acquisizioni di dati anagrafici e sensibili, per scopi dolosi; pubblicita' di vario genere, compresa quella di siti a luci rosse e casino', ovviamente a pagamento; approcci di diversa natura, tra cui quelli che propongono l'acquisto di farmaci e anabolizzanti, peraltro vietato in Italia tramite internet; diffusione di virus.

"A vigilare che tutto cio' non interferisca coi sistemi di posta elettronica della regione Lazio e delle sue emanazioni territoriali – assicura Brachetti – e' LAit, che fa il monitoraggio in tempo reale del flusso di e-mail, tenendo sotto controllo la situazione, gestendo filtri auto aggiornanti. Quello che i professionisti di LAit hanno adottato, per conto dell'amministrazione regionale, e' uno dei sistemi piu' nuovi ed evoluti di messaggistica a livello europeo. La soluzione ha il pregio di coniugare costi di gestione complessivamente ridotti, rispetto al passato, e maggiore affidabilita', per quanto riguarda sicurezza e operativita', nella lotta costante contro i tentativi di intrusione".

"Vorrei tornare a sottolineare che, come attesta il rapporto 2009 sul ruolo delle societa' Ict in house di regioni e province autonome, commissionato da Assinter, l'associazione che le rappresenta, nel caso di LAit – ricorda il presidente – circa l'80% del fatturato viene esternalizzato e va a generare, quindi, indotto nel privato. Come dimostrano inoltre dati incontrovertibili e facilmente riscontrabili, la presenza di una societa' in house della regione Lazio nel comparto Ict ha fatto crescere esponenzialmente il numero di fornitori, passati, ad esempio nel biennio 2005-2007, da 277 a 551, e mettendo a regime il sistema delle gare pubbliche ha ridimensionato drasticamente il metodo delle proroghe, con indubbi vantaggi per la trasparenza, per il mercato e per i cittadini, sia in qualita' di utenti, che in quella di contribuenti. L'utilizzo delle gare ha permesso consistenti risparmi, rispetto al passato, per servizi analoghi. Un'azienda in house forte di competenze tecniche e di professionalita' di livello superiore – conclude – e' garante di qualita' ed efficienza. Dove le aziende in house non esistono, gli investimenti pubblici in Ict languono, e minore e' lo sviluppo di sistemi innovativi sul territorio".

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