Grinzane, Soria si dimette da presidente. Sotto interrogatorio per oltre un’ora

La decisione del patron, arrestato la scorsa settimana per malversazione e stupro, per 'consentire la sopravvivenza della manifestazione che temiamo sia veramente messa in pericolo' dice il suo legale.
News Nazionali

Torino, 16 mar. (Adnkronos/Ign) – Interrogato per circa un'ora e un quarto dal giudice, Giuliano Soria, patron del premio Grinzane Cavour arrestato la scorsa settimana per malversazione e violenza sessuale, ha rassegnato le sue dimissioni da presidente del premio. Ad annunciarlo, al termine dell'interrogatorio, è stato il suo legale, l'avvocato Roberto Piacentino, spiegando che Soria "ha rassegnato le dimissioni con un atto che è stato formalmente messo agli atti".

"Un gesto che è stato fatto per sganciare il premio dalla sua persona nella speranza che questo possa consentire la sopravvivenza del premio che – ha proseguito l'avvocato – temiamo sia veramente messo in pericolo, ed è un patrimonio a cui né gli enti pubblici né il territorio possono rinunciare. La scelta anche questa volta è stata fatta principalmente in questa direzione, di alleggerire il premio da implicazioni in questa vicenda giudiziaria, ma certamente mi auguro che abbia anche ripercussioni favorevoli sulla misura custodiale".

Pur non entrando nel merito di quanto è stato detto davanti al giudice, l'avvocato Piacentino ha spiegato che l'interrogatorio di Soria è stato "molto approfondito e il professore ha risposto con franchezza su tutti gli addebiti che gli sono stati mossi. E' un uomo affranto – ha aggiunto il legale – per quello che è successo e sta rianalizzando la sua esperienza personale rispetto al premio con il riconoscimento di alcuni errori commessi".

A proposito della contestazione di violenza sessuale l'avvocato Piacentino ha spiegato che "sull'aspetto della molestia il professore è stato assolutamente, recisamente e sdegnosamente negativo". Il legale, rispondendo a una domanda dei giornalisti, ha poi precisato che quanto è stato detto nell'interrogatorio "non ha visto il coinvolgimento di altre persone".

Al momento la difesa non ha presentato richieste di misure alternative alla custodia in carcere. "Ci siamo presi una pausa di riflessione di qualche ora – ha spiegato l'avvocato Piacentino – per valutare le risultanze di questo interrogatorio e per un confronto con la Procura su quelle che sono le esigenze e le prospettive dell'indagine". In merito, infine, a un interrogatorio da parte dei pm l'avvocato ha spiegato: "Stiamo concordando con la Procura una seduta di approfondimento di quanto è stato detto questa mattina".

Le dimissioni "sono state una scelta saggia" ha commentato la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso. "Credo – ha aggiunto – siano utili per fare in modo che l'associazione possa rinnovare il proprio consiglio e prendere in carico una situazione che rischierebbe altrimenti di diventare drammatica, soprattutto per quanto riguarda i dependenti e i creditori".

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