Natale in tempo di crisi. Un miliardo di regali in meno sotto l’albero

Secondo un'indagine di Confesercenti gli italiani tenderanno al risparmio. Sale di un miliardo e mezzo la quota delle tredicesime che sarà messa da parte. Un italiano su cinque pensa che la situazione economica familiare peggiorerà.
News Nazionali

Roma, 5 dic. (Adnkronos/Ign) – In tempo di crisi anche il Natale ne paga le conseguenze. Secondo un'indagine di Confesercenti-Swg, quest'anno sotto l'albero sarà il risparmio a fare da padrone e gli italiani ridurranno di oltre un miliardo le loro spese natalizie.

Le tredicesime ammonteranno a quasi 38 miliardi di euro ma più che per i regali, quest'anno la mensilità in più sarà utilizzata per riempire il salvadanaio. Salirà a 1,5 miliardi la somma messa da parte dagli italiani, mentre per pagare le rate del mutuo e saldare i conti in sospeso dalle tredicesime andranno via 550 milioni.

Il clima dunque non è dei migliori tanto che, secondo il sondaggio, sono in aumento coloro che prevedono un Natale austero (dal 14 al 16%) e difficile (dal 13 al 21%). Cala chi lo vede come un'occasione di speranza (dal 53 al 44%) e si dimezza la percentuale di chi lo immagina ''gaudente'' (dal 12 al 6%). Di conseguenza sono meno gli italiani che se lo aspettano migliore (dal 24 al 21%), od uguale (dal 57 al 50%) mentre cresce di 10 punti il numero di quelli che temono sia peggiore (dal 19 al 29%). Oltre 14 milioni di famiglie taglieranno le spese per gli acquisti natalizi e a spendere di più rispetto all'anno scorso rimarrà soltanto un 4%. Il 65% è infatti convinto che spenderà meno e c'è un 28% che taglierà le spese di ben oltre il 30%. Le tredicesime ammonteranno a 37,9 miliardi ma solo quasi 17 miliardi andranno in regali con un calo di 1 miliardo e 173 milioni rispetto al 2007. Saliranno invece le quote destinate al pagamento dei conti in sospeso (+550 milioni di euro) e dei mutui (318 milioni di euro).

Nel vocabolario del Natale entra dunque la parola crisi ma a condizionare i comportamenti degli italiani non sono solo i prezzi. Un italiano su cinque (il 21% contro il 16 dello scorso anno) pensa infatti che la situazione economica familiare peggiorerà e uno su dieci (10% contro l'8% del 2007) è preoccupato per il futuro del suo lavoro.

I regali dunque saranno di meno ma ci saranno comunque. In testa alla classifica anche quest'anno c'è l'abbigliamento (43% delle risposte), poi cibo e vino (un altro 26%), libri (17%) e giocattoli (16%). Un 9% poi pensa a regalarsi un viaggio, mentre non sembra essere l'annata per i gioielli confinati ad un 2%. Il clima di moderazione produrrà anche un aumento del numero di persone che taglieranno il budget destinato al Natale (dal 35 al 51%) e cresce il numero di chi scegle i mercatini per le proprie spese (dal 15 al 21%). In calo invece la grande distribuzione (dal 50 al 45%) e i piccoli negozi (dal 26 al 22%).

Ma a patire le conseguenze della crisi non saranno certo i più piccoli, veri protagonisti del Natale. Gli italiani infatti preferiranno rinunciare a un regalo per sè (dal 23 al 15%), ma non togliere ai loro bambini la gioia del pacco sotto l'albero.

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