Azione e reazione. Dopo che la “Casa comune” delle forze autonomiste è naufragata, lasciando al tavolo delle trattative solo Uv e Uvp, Alpe, accusata questa mattina di aver “caricato sulle spalle del Rassemblement il fatto che è una crisi aperta” non ci sta, e risponde per le rime via comunicato stampa.
“Dopo aver appreso la notizia dell'incontro avvenuto nella sede dell'Union Valdôtaine, tra Uvp e le forze di minoranza Uv, Epav e Pd – scrive in una nota il movimento guidato da Alexis Vallet – chiediamo che prima dell'avvio della prossima settimana venga programmata una verifica di maggioranza tesa ad appurare se la posizione dell'Union Valdôtaine Progressiste all'interno dell'attuale compagine di governo sia cambiata”.
Il dito di Alpe è puntato contro i “Progressistes”, rei di essere al governo nell'esecutivo guidato da Pierluigi Marquis da un lato, e di allearsi con gli “avversari” dall'altro: “Pur nel rispetto della legittima attività politica di ogni movimento – scrive ancora il Galletto – risulta di difficile comprensione che l'Uvp, dopo aver contribuito in modo decisivo a far cadere, sei mesi fa, il governo Rollandin di cui faceva parte, oggi riallacci ufficialmente dei rapporti con la stessa formazione”.
Una maggioranza regionale che Alpe vorrebbe coesa: “In una fase politica estremamente delicata che vede la nostra Regione impegnata a far valere i propri diritti – chiude il comunicato –, in un confronto serrato con lo Stato, e alla vigilia dell'incontro con il premier Gentiloni, è necessario che tutte le forze che compongono l'attuale maggioranza operino in modo compatto, condividendo gli obiettivi politico-amministrativi. Alpe ritiene pertanto quanto mai necessario un confronto per chiarire la situazione e sgombrare il campo da ogni possibile ambiguità”.