“Alpe è la risposta a chi cerca un autonomismo sano”

Comizio di chiusura ieri sera al Theatre de la Ville di Aosta per il Galletto. L'appello agli elettori: "Non valutate i movimenti dalle parole ma dai fatti”.
Comizio di chiusura di Alpe
Politica

Duecento metri separavano ieri sera Alpe dall’Union Valdotaine. I primi hanno scelto il Theatre de la Ville per chiudere la campagna elettorale, i secondi il Giacosa.

Se la distanza fisica era di pochi passi, quella politica abissale.

“Le cronache di questi giorni, che non ci stupiscono, ri-evidenziano che c’è un centro di potere malato, marcio” attacca il presidente Alexis Vallet “Noi con quel centro di potere non ci siamo mai immischiati”. Poi la stoccata ad Uvp: “Gli altri l’hanno fatto, e più volte. Dove erano negli ultimi dieci anni quelli che oggi si dichiarano onesti e coerenti, quando noi già da soli lottavamo contro questi centri di potere? Spesso erano seduti nelle giunte e nei consigli di amministrazione governati dall’Union”.

Il Galletto è, lo dice il Presidente Vallet, lo ripetono più tardi gli altri candidati “la risposta alla ricerca di un autonomismo sano”.

Autonomia che secondo Vallet “è un dono che ci è stato lasciato 70 anni fa”. Un dono che “chi è diretto da Roma e Milano” non può capire perché “non può sapere quali sono le esigenze di questa piccola terra di montagna. O abbiamo la forza di prendere in mano il nostro destino o non sarà glorioso”.

L’appello agli elettori: “Non valutate i movimenti dalle parole ma dai fatti”.

Richiesta che viene rilanciata anche da Albert Chatrian. Nel suo discorso l’ex Assessore alle Finanze ricorda i 7 mesi di governo, elogia il lavoro di Fabrizio Roscio che ha dato avvio alla candidatura del Monte Bianco a Patrimonio mondiale dell’Unesco, ma anche quello di Chantal Certan sulla scuola. E ancora le assunzioni degli operai forestali. “Oggi si millanta qualcosa di nuovo, quando eravamo al governo abbiamo già garantito 101 giornate a 385 operai forestali”.

L’ex Assessore traccia la linea di demarcazione: “Noi siamo diversi, abbiamo le capacità per ricostruire la Valle d’Aosta”.

Nei primi 100 giorni di governo il Galletto promette la riduzione delle liste d’attesa, “buttiamo fuori la politica dall’ospedale”, la vignetta autostradale e lo sblocco dei pagamenti in agricoltura con finanziamenti a tasso zero. Nei successivi 12 mesi Alpe mette in fila altre priorità come “l’ammodernamento della ferrovia, la creazione di un ente unico per la promozione ma anche la riorganizzazione della medicina d’emergenza per azzerare i 120 decessi l’anno”.

“Da lunedì si inizia a lavorare” incalza la platea Giuliana Lamastra parlando di una città così come di una regione “senza una visione per il futuro, perché il progetto era solo e sempre quello di vedere se conveniva dal punto di vista elettorale"

La consigliera comunale di Aosta è poi protagonista di un siparietto legato alle ultime vicende giudiziarie dell’Uv. Lamastra riceve da Fabrizio Roscio la maglietta del Tor des Géants. “Noi un finisher ce l'abbiamo” scandisce, raccogliendo l'applauso della sala.

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