Alpe prende tempo. Il documento – che Union Valdôtaine e Union Valdôtaine Progressiste hanno siglato ieri – sull'ipotetico 'Rassemblement' delle forze unioniste si ferma per ora nelle stanze del Direttivo del Galletto. Dopo l'abbandono del tavolo delle trattative di Mouv' anche Alpe dice di 'no'.
Un 'no' per ora non 'tranchant' e che potrebbe essere solo temporaneo, a cui seguirà un nuovo incontro con le due 'Unions' per spiegarne nel dettaglio i termini “Alpe ha raggiunto una posizione di unanimità – ha spiegato il Presidente del Galletto Alexis Vallet – che illustreremo ai vertici Uv e Uvp in un incontro che chiederemo ai Presidenti Pastoret e Bonin nelle prossime ore, per rispetto dello stesso tavolo delle trattative, anche perché il documento implica un'azione amministrativa congiunta”.
'No' che era già esplicitato da Vallet su Facebook la settimana scorsa quando, su Facebook, puntava l'attenzione su una maggioranza con l'Uv. Una porta chiusa al “Rassemblement” ma aperta invece agli “Stati generali dell'Autonomia”: “Alle condizioni attuali non è immaginabile una maggioranza che includa Alpe e l’Union Valdôtaine. Lo abbiamo sempre detto in maniera chiara. Oggi rappresentiamo due modelli opposti di Valle d’Aosta. Noi pensiamo che il progetto nato a marzo, che voleva lanciare un futuro autonomista e progressista con l’appoggio dell’area popolare e di quella civica, rimanga la base da cui partire per costruire quel nuovo modello condiviso di Valle d’Aosta da proporre alle prossime elezioni”.