Sono due i progetti che interessano la Valle d’Aosta nell’ambito del Piano integrato territoriale (Piter) Graies Lab “Generazioni Rurali Attive, Innovanti e Solidali”, finanziato dal programma Interreg Italia-Francia 2014-20. Entrambi hanno visto la partecipazione dell’Unité des Communes Valdôtaines Grand-Paradis. Per questo, una rappresentanza valdostana era presente oggi, venerdì 10 marzo, all’evento di chiusura del Piano, nel palazzo della Città metropolitana.
I Piter sono stati avviati nella programmazione 2014-2020 dell’Interreg Alcotra, con l’ambizione di stimolare la complementarità e il dinamismo dei territori in un’ottica di sviluppo sostenibile e solidale. I Piani sono pluritematici, costituiti da un insieme di progetti che riguardano settori e temi diversi ma che, sulla base di una strategia comune condivisa in via preliminare, mirano ad un comune obiettivo di sviluppo economico, sociale e ambientale di uno specifico territorio transfrontaliero.
I piani come “GRAIES Lab” hanno permesso, quindi, di lavorare su una vera strategia di sviluppo territoriale integrato e intersettoriale. Per “GRAIES Lab” l’area specifica di riferimento, che coinvolge 10 partner transfrontalieri, ha compreso l’area metropolitana di Torino, con le valli di Lanzo e del Canavese, alcune valli del dipartimento della Savoia in Francia e l’area Grand-Paradis per la Valle d’Aosta. L’Unité valdostana ha partecipato ai progetti “ExplorLab” sul patrimonio naturale e culturale e “Mobilab”, sulla mobilità sostenibile.
Nel corso dell’evento, l’assessore Luciano Caveri è intervenuto per valorizzare l’importante ruolo della cooperazione transfrontaliera, ricordando il percorso storico che ha portato alla nascita dei Programmi Interreg, oggi eccellenza della politica regionale europea. “Interreg serve anche per far dialogare elementi subalpini con la montagna, che in questa iniziativa è rappresentata dall’area del Gran Paradiso – ha detto – Ci sono valli gemelle, e grazie agli scambi intervallivi, c’è scambio di culture”.
Quanto al percorso della politica europea e della Valle d’Aosta, “nel dicembre di quest’anno abbiamo l’ottantesimo anniversario della dichiarazione di Chivasso che contiene elementi fondamentali per il futuro della montagna, e dell’autonomia per le valli alpine. Si parlava già nel 1943 di Europa unita e pertanto si potrebbe cogliere questa occasione per rilanciare e aggiornare la dichiarazione, con nuove esigenze, come anche il Piter Graies Lab ha dimostrato”.
Per parte sua, il presidente dell’Unité Mauro Lucianaz ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti: “il Piter Graies Lab ha portato ricadute concrete sul territorio grazie ad un reale percorso di cooperazione e co-creazione di innovazione transfrontaliera, nonché all’accrescimento della conoscenza e competenze degli attori locali coinvolti, sia attraverso attività di formazione che di trasferimento delle conoscenze. Anche la capacità di innovazione è stata al centro della cooperazione e interazione tra i partner”.
“In questo senso, il progetto ExplorLab ha realizzato azioni dirette agli operatori del settore turistico locale e MobiLab agli operatori del settore mobilità”, ha concluso il Presidente, applaudendo poi al percorso di cooperazione avviato inteso “come non solo la possibilità di trovare risorse economiche ma anche conoscere nuovi territori, trovare soluzioni e crescere insieme. Ora si aprono nuovi percorsi con la Programmazione 2021-2027, merito del lavoro fatto in questi anni”.