Aosta approva il rendiconto di Bilancio, l’avanzo libero è di 8,3 milioni

A tenere banco, però, è lo "storico" di quanto avvenuto in questi 5 anni. Il Sindaco Centoz difende l'operato della sua Amministrazione. L'opposizione, sugli scudi, boccia la gestione del Comune e critica i ritardi nei pagamenti ai fornitori.
Piazza Chanoux - Municipio
Politica

L’ultimo rendiconto di Bilancio del Comune di Aosta per questa consiliatura – che sarebbe dovuta terminare a maggio ma che lo farà verosimilmente a settembre, complice l’emergenza Covid – è anche l’occasione per tirare le fila di 5 anni, e poco più, di Governo della città.

Occasione colta al volo nel Consiglio comunale di oggi – martedì 30 giugno –, assemblea partita dal “trauma” di quanto avvenuto ieri in Consiglio Valle, che si è poi concentrata su suoi numeri.

Numeri di Bilancio spiegati dall’Assessora alle Finanze Cristina Galassi: “Sottolineo le certezze date da questo rendiconto – commenta –, con il Bilancio che pareggia a 90 milioni 473mila euro e con le entrate che non fanno rilevare scostamenti dal 2018, ammontando a 71 milioni 881mila euro. Per gli investimenti, le voci più importanti riguardano l’ordine pubblico e la sicurezza, con 2,6 milioni, la scuola con 5 milioni, 2 per lo sport, 1 milione per l’assetto del territorio, 12 per lo sviluppo sostenibile, 6 per i Trasporti e la mobilità e 5,5 per le Politiche sociali e le famiglie”.

Poi il discorso va alla consiliatura che sta tramontando: “Il Programma 2015/20 – aggiunge Galassi – è stato scritto naturalmente senza elementi che lasciassero presagire quanto profondamente le situazioni straordinarie potessero obbligare l’amministrazione a far fronte ad emergenze quasi costanti. I conti del Comune sono comunque in ordine e in buona salute, il che ci permette di affrontare le minori entrate dovute all’emergenza Covid. La situazione patrimoniale è solida, un risultato non così scontato”.

Non solo: “Grazie alla gestione prudenziale dell’Area finanze – spiega ancora l’Assessora –, abbiamo al 31/12 un fondo cassa molto capiente da 28 milioni, 31 milioni 315mila di avanzo di amministrazione. Quello libero, con le risorse spendibili, ammonta a 8 milioni 354mila 793,99 euro. Stavamo poi predisponendo la variazione da 2,5 milioni con la riduzione delle tasse, e immaginavamo di usare l’avanzo libero per dare ristoro alle spese per gli investimenti nei Lavori pubblici, l’urbanistica e l’ambiente. Pare che il Consiglio regionale stia tentando di trovare una mediazione, in particolare sull’articolo 17 a supporto dei Comuni, importante per coprire le entrate mancanti e sostenere le attività più colpite. L’emergenza ha dimostrato l’importanza dei Comuni, penalizzarli a mio avviso è un grave errore”.

Su un piano più politico si sposta, invece, il Sindaco Fulvio Centoz: “Sono stati cinque anni caratterizzati da due fattori: l’instabilità politica valdostana, che ha inciso in maniera pesante sul Comune, e le risorse che sono drasticamente scese. I fondi che la Regione stanzia per gli Enti locali sono insufficienti. Abbiamo tagliato oltre 7 milioni di spese correnti, incidendo sulle spese di personale e non per scelta dell’Amministrazione ma per necessità, per chiudere conti del Bilancio sfruttando la finestra dei prepensionamenti, contando anche il blocco delle assunzioni. Le uscite dal Comune parlano di circa 60 persone che hanno inciso sulla macchina amministrativa, come ha inciso il bilancio armonizzato. Credo però che questa consiliatura possa vantare risultati considerevoli, una tenuta dei conti del bilancio ed il mantenimento dei servizi essenziali, oggi ancora più importanti”.

Le critiche dell’opposizione

Sebbene i toni restino pacati – dopo cinque anni di scontri, anche duri, in aula – dai banchi dell’opposizione la critica sulla legislatura è unanime.

A cominciare da Carola Carpinello, Adu, che spiega: “I problemi evidenziati dal Revisore dei conti sono esplosi nel 2019, l’incapacità di pagare i fornitori nei rendiconti precedenti non era assolutamente evidenziata. Il Comune pagava i propri fornitori nei tempi. La questione sui mancati incassi era già emersa, vista la prescrizione sui vecchi debiti andati in prescrizione e la difficoltà nella bollettazione. Quest’anno il messaggio del Revisore è chiarissimo: il Comune ha grosse lacune nella gestione degli incassi e delle forniture, un segnale d’allarme molto importante”.

Loris Sartore, Rete Civica, rintuzza: “Il Sindaco ha evidenziato di aver garantito o Servizi sociali e rimesso a posto i conti del Comune. Questo può essere riconosciuto, visto che il quadro economico ereditato non era bello. Non è però sufficiente, nel programma di maggioranza c’erano tanti altri aspetti della città, dalle sue infrastrutture, ai diversi servizi e opere che non sono state fatte, con molti ritardi o lavori che non hanno trovato compimento. Il giudizio sull’operato rimane negativo”.

A ripagare Centoz con la stessa “moneta politica” è invece Étienne Andrione, Misto di minoranza: “L’instabilità politica comincia prima ancora dell’elezione del Sindaco – spiega –, con la modifica della legge da parte di chi aveva firmato con lui il ‘Patto della Perenni’ (ovvero l’ex Presidente della Regione Augusto Rollandin, ndr.). Mi complimento per alcune cose fatte, ma è il meccanismo ad aver portato a risultati negativi. Il mio voto è contro questa maggioranza e alla sua struttura, l’assenza di programmazione e per il modo con il quale ha ottenuto i consensi”.

In chiusura, il Sindaco Centoz tenta di spiegarsi: “Siamo nel gioco delle parti. Per la tempestività dei pagamenti nella relazione del Revisore viene indicato un netto miglioramento rispetto al 2018, e vedrete che i pagamenti entro la scadenza sono il 75/80%. È stato corretto evidenziarlo, il Revisore ha fatto bene, ma dobbiamo partire dal presupposto che il Comune sta cercando di migliorare e che gran parte dei pagamenti viene fatta nei tempi”.

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