Aosta, dopo il sequestro di alimenti maggiori controlli dal Comune su Vivenda

La mozione, votata all'unanimità in Consiglio comunale, chiede maggiore attenzione sull'operato della società che fornisce le refezioni del Capoluogo. Paron: "Abbiamo aperto un'istruttoria, chiederemo anche di tenere costantemente aggiornato l’elenco dei produttori e inserirli sul sito delle mense"
Foto di archivio - Il centro cottura pasti di Arnad
Politica

Un voto unanime del Consiglio comunale di Aosta, e un obiettivo condiviso: “intraprendere azioni mirate volte a garantire un maggiore e puntuale controllo sull’operato della Società Vivenda SpA, gestore di servizi così importanti per la Nostra comunità”.

A scriverlo nell’impegnativa della mozione – discussa stamane in aula – è il Movimento 5 stelle aostano, che si basa su un recente fatto di cronaca: il maxi-sequestro disposto dai Carabinieri del Nas di Aosta nei locali di Arnad della “Vivenda”, l’azienda che fornisce pasti ad enti pubblici valdostani, tra i quali spiccano scuole ed ospedali.

La questione sbarca in Consiglio, ed il “focus” è proprio centrato sulle mense scolastiche: “Il problema ha una radice importante – spiega il pentastellato Luca Lotto -, ovvero ‘cosa si dà da mangiare ai nostri bambini, ragazzi e ai nostri malati’. Se il cibo è ‘la prima cura’ non stiamo facendo bene il nostro dovere. Le gare d’appalto si vincono sui capitolati, e se si mette la giusta cura sui prodotti italiani, a km zero, il rispetto delle normative, la catena del freddo, l’abilitazione degli operatori, si prendono dei punti. È troppo facile vincere una gara e fare altro”.

Mozione che fa il paio con l’interrogazioneLo scopriremo solo Vivenda” di battistiana memoria di Carola Carpinello: “Quando sono venuta a conoscenza del sequestro ho fatto un salto dalla sedia. Quante mense del Comune risultano coinvolte? Il sequestro ha comportato dei disagi sulla consegna dei pasti? Quali sono gli accertamenti in corso e quali le ripercussioni sul contratto con la società?”.

Disagi che ci sono stati, e sui quali il Comune sta cercando di fare chiarezza, come spiega in risposta l’Assessore all’Istruzione Andrea Edoardo Paron: “Dall’ispezione dei Nas è emersa la non conformità igienica di alcuni termobox al Centro di cottura di Arnad, che erano in una zona di pulito mentre dovevano essere in quella di sporco e per la quale c’è stata una sanzione per mancato rispetto delle procedure. Inoltre sono stati riscontrati alcune componenti arrugginiti dei carrelli, per una sanzione di mille euro. Il sequestro delle derrate ha visto il Servizio comunale coinvolto per 23 bottiglie di olio che differiscono dalle specifiche di capitolato: era biologico e prodotto da olive italiane ma non confezionato in Italia, bensì nella Comunità Europea”.

A questo non si sono aggiunte, spiega sempre Paron, altre criticità sugli ingredienti, mentre il sequestro non ha comportato disagi, con l’olio prontamente sostituito.

Da qui le azioni dell’Amministrazione: “Abbiamo chiesto immediate spiegazioni a Vivenda e avviato un’istruttoria per le inadempienze contrattuali – prosegue l’Assessore -. L’azienda ha comunicato i ricambi dei carrelli e delle bottiglie di olio. Sui termobox ha spiegato che i contenitori erano in attesa di essere lavati, seppure non nella zona giusta. L’istruttoria comunque è in corso, quindi anche per definire eventuali azioni conseguenti”.

Non solo, aggiunge Paron: “Abbiamo chiesto all’impresa di tenere costantemente aggiornato l’elenco dei produttori e non solo dei fornitori in corso, e di inserire questa tabella sul sito delle mense aostane per essere ancora più trasparenti nei confronti degli utenti

I controlli

“I Nas e l’Usl – chiude l’Assessore – sono impegnati in una costante attività di monitoraggio, come anche quella comunale su altri servizi come le pulizie e la cura del verde. Nel 2018/19 sono stati fatti 42 sopralluoghi a sorpresa e 29 nel nuovo anno scolastico”.

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