Aosta, il Comune compra gli arredi del Giacosa. Resta chiuso il Café du Théâtre

08 Novembre 2018

Anticipato in variazione di bilancio, lo scorso 18 ottobre, ora è ufficiale: il Comune di Aosta ha comprato dalla Società Dreamlight gli arredi interni dello storico teatro “Giacosa”, ed ora la predisposizione dell’appalto può partire.

Comune che, neanche un mese fa, aveva messo in preventivo 135mila euro per l’acquisto dei beni, necessari, nella visione dell’Amministrazione, per poter rendere più appetibile la struttura ai nuovi gestori. Anche perché il Comune era – fino alla delibera odierna – proprietario delle sole mura del teatro cittadino.

La mediazione è andata a gran vantaggio del Comune: con Dreamlight a chiederne 150mila, fino ad arrivare al prezzo finale concordato di 97mila euro.

Ora scatta la proroga di gestione fino all’affidamento. La data massima individuata è quella del 30 giugno 2019. Soddisfatto l’Assessore comunale al Patrimonio Carlo Marzi, che spiega come la “dead line” sia in realtà più vicina di giugno: “A breve il bando può aprirsi, ora che abbiamo acquisito gli arredi offriamo un prodotto completo e più appetibile per i gestori. La data che abbiamo individuato è di ‘buon senso’, posizionata in un periodo nel quale le scuole sono finite, anche se contiamo di chiudere molto prima”.

Il “Café du Théâtre” resta chiuso

Lo storico bar di via Xavier de Maistre, invece, sta vivendo un altro destino. Il Comune ne mette a bando la gestione assieme al Giacosa, a canone più “calmierato” rispetto a due gestioni separate, comunque possibili.

Dal 31 agosto scorso – data di scadenza della concessione di entrambi –, però, il bar è chiuso. Il gestore non ha accettato, come invece fatto da Dreamlight per il teatro, la concessione: “Abbiamo chiesto anche al gestore del ‘Café du Théâtre’ di tenere aperto il locale mentre aspettavamo di fare uscire bando – spiega ancora l’Assessore Marzi –, ma molto tranquillamente ci ha spiegato di aver già fatto tutte le pratiche per la chiusura al 31 agosto scorso”.

Dreamlight alla quale, peraltro, era stato chiesto se fosse interessata a gestire direttamente anche il bar. La risposta è stata negativa, secondo la società non c’erano le condizioni di gestirlo con così pochi mesi di prospettiva prima della fine dell’appalto nuovo.

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