Aosta, Sergio Togni candidato sindaco per la Lega
In attesa del decreto del Presidente della Regione di indizione delle prossime elezioni comunali e regionali – nel pomeriggio è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale l’Assestamento di bilancio contenente le norme sull’Election Day – partiti e movimenti scoprono le prime carte.
A mettere un punto fermo è la Lega Valle d’Aosta che ha trovato, nel presidente dell’Ordine regionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Valle d’Aosta, Sergio Togni, 52 anni, il proprio candidato sindaco.
“Ho dato la mia disponibilità alla Lega” spiega Togni “che mi ha contattato mostrandomi una squadra d’eccellenza e non di riciclati della politica. Penso di avere idee e competenze per fare il meglio possibile per i prossimi cinque anni e per impostare un trend che porti Aosta a diventare una delle capitali verdi europee che abbiamo studiato nelle riunioni dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza nazionale Ordini’.
Togni, residente a Valgrisenche, dove è stato anche consigliere comunale, ricorda come “sono dieci anni che come Ordine chiediamo una Aosta migliore, lo chiediamo da tecnici, con consigli multicolore. Non sono un politico ed è evidente che quello che ho fatto finora non aveva altre finalità se non la difesa della categoria e dei cittadini. Siamo stati fino ad oggi inascoltati, anche a livello nazionale, perché come intellettuali siamo visti come una categoria che non muove grossi interessi economici, ma sappiamo invece di poter condizionare la vita della gente, nel progettare delle città migliori, ed è quello che voglio fare per Aosta”.
Al momento rimangono ancora dei punti interrogativi sulla figura del vice sindaco. “Questo aspetto, così come le eventuali alleanze sono in mano alla dirigenza della Lega, le valuteremo insieme nei prossimi giorni, quando andremo anche a chiudere il programma”.
Nei prossimi giorni, chiusi gli ultimi impegni presi, Togni lascerà l’incarico di presidente dell’Ordine regionale degli architetti. “Non si possono avere troppi cappelli” dice. “Mi dedicherò poi ad Aosta. Sono nato e vissuto nelle case operaie al Quartiere Cogne, lavoro nel capoluogo regionale e ho un’esperienza di altissimo profilo, prima come assistente universitario a Torino per dieci anni, poi come professionista che siede nei principali tavoli romani sui beni culturali e architettonici.”