Approvata la variazione di bilancio. Prove di matrimonio fra Uv e Uvp

La minoranza lascia l'aula e non partecipa alla votazione. Perron raccoglie l'invito di Viérin: "Da domani chiederemo al nostro Movimento di poter lavorare in questa direzione”.
Consiglio regionale
Politica

La prima notizia della due giorni di consiglio regionale è che la variazione di bilancio e le disposizioni collegate sono state approvate, senza il voto della minoranza che ha abbandonato l'aula. Dei 20 milioni di euro 11,3 saranno a breve disponibili. La seconda notizia è che i preparativi per il nuovo matrimonio fra Uvp e Uv sono iniziati. La terza è consequenziale e l’aveva già annunciata il grillino Roberto Cognetta a inizio lavori: “Questo consiglio è straordinario perché credo che questo governo sia a fine corsa e a settembre sarà sancita una nuova maggioranza”.

L’appello a ricostruire la casa degli autonomisti, lanciato questa mattina dall’Assessore Laurent Viérin, che sullo sfondo ha un disegno di controribaltone, è stato raccolto dal capogruppo dell’Uv Ego Perron: “Rispondiamo positivamente alla chiamata al tavolo autonomista: un percorso che vogliamo approfondire e da domani chiederemo al nostro Movimento di poter lavorare in questa direzione”.

Per il resto l’orologio del consiglio sembrava tornato indietro di cinque mesi. Le accuse piovute all’attuale governo regionale, non solo da parte della minoranza, sono le stesse che come un mantra venivano lanciate dall’inizio della legislatura: metodo e trasparenza.  Metodo per i tempi con cui i due disegni di legge sono stati scaricati in commissione e fatti approvare. Trasparenza per le mancate risposte ad una serie di questioni, non ultima l’annunciata nascita del nuovo gruppo fra Pnv-Ac e Stella Alpina.

“Il vostro esperimento è fallito, una Jugoslavia tenuta insieme dalla colla” sentenzia Jean-Pierre Guichardaz. “Oggi i cittadini si chiedono chi governa” aggiunge il consigliere del Pd-Sinistra Vda citando le dimissioni da tre commissioni annunciate ieri da Elso Gerandin. Decisione che oggi  Patrizia Morelli ha chiesto al consigliere di Mouv di “riconsiderare”. “La nostra maggioranza è sì composita – ha poi sottolineato la capogruppo di Alpe –  ma persegue lo stesso obiettivo: lavoriamo insieme per contribuire alla costruzione di una Valle d'Aosta che sappia rompere i ponti col passato.”.

A sostenere la decisione di Gerandin il collega di maggioranza Andrea Padovani. “Oggi serve un cambio di marcia sui metodi e sui contenuti. In questi mesi si è sbagliato qualcosa in particolare sulla centralità del Consiglio e delle commissioni”.

Sui contenuti dei due disegni di legge non sono mancate le ironie su quei 4,6 milioni degli 11 disponibili assegnati all’agricoltura, come quelle del capogruppo Mauro Baccega di Epav: Abbiamo capito chi aveva fatto la voce grossa.”. A difendere gli stanziamenti all’agricoltura, l’Assessore Laurent Viérin: “Questo settore è da rianimare, non si tratta di uno spot”.

Dai banchi della maggioranza sono arrivate un po’ ovunque le scuse sui tempi dell’iter di approvazione.  Per il capogruppo di Pour Notre Vallée-Ac, Antonio Fosson: “Pur concordando che i metodi vanno cambiati, credo ancora che questo Governo di scopo debba andare avanti dimostrando che proprio questo cambiamento è possibile e si consoliderà.”

Difende i due Dl e la sua Giunta, il Presidente Pierluigi Marquis: “Non posso accettare che non venga riconosciuta la progettualità di questo governo e di questa maggioranza. Al centro del nostro agire c'è la crescita della Valle d'Aosta, con misure certe e priorità precise nell'ambito di settori importanti, quali l’agricoltura”. Sulla stessa linea l’Assessore alle Finanze, Albert Chatrian: “Questa variazione di bilancio non fa annunci ma dà delle risposte precise a dei settori, a un settore soprattuto, su cui da dieci anni assieme ad altri colleghi abbiamo fatto delle battaglie che trovano ora soddisfazione all’interno di questa variazione”.

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