Bando anziani, c’è l’accordo sul personale. “Salvi tutti i lavoratori”

Dopo circa 20 ore di riunioni, le cooperative La Sorgente, La Libellula e Leone Rosso hanno accettato di assorbire 14 tempi pieni da distribuire nelle loro attività in altri appalti. La nuova gestione dei servizi partirà domani con Kcs.
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Politica

Conserveranno tutti il loro posto di lavoro i 140 operatori socio-sanitari coinvolti nel passaggio tra la nuova e la vecchia gestione del bando per i servizi di assistenza agli anziani di Aosta. Dopo quattro giorni di trattative, i sindacati di Cgil, Cisl, Uil e Savt sono riusciti a far passare la loro linea nei confronti delle quattro cooperative interessate, le uscenti Leone Rosso, La Sorgente e La Libella e la vincitrice del bando, la Kcs caregiver di Bergamo.

"È stata una trattativa molto complessa – racconta Natale Dodaro, Uil – perché si passava da due lotti di gestione a uno, con molte meno disponibilità finanziare". L'accordo è arrivato pochi minuti fa, quando sia l'associazione temporanea di impresa tra Sorgente e Libellula, sia la Leone Rosso hanno acconsentito a tenere 14 tempi pieni (4 le prime, 9-10 la seconda), che saranno spostati su altri appalti.

"Siamo riusciti a scongiurare quell'azzeramento di quei 17 tempi pieni ipotizzato sabato che, rovesciati sull'organizzazione di lavoro, potevano trasformarsi in circa 34 licenziamenti – spiega Dodaro – in serata sono cominciate le telefonate ai lavoratori per dirgli che da domani si parte". "Di tutto il personale – conferma la Cisl Barbara Abran – nessuno perderà il lavoro".

Lo scorso settembre, quando era stato scritto il nuovo bando, le cooperative che avevano in gestione il servizio anziani prevedevano circa 40 esuberi. Sabato pomeriggio, quando sono cominciate le riunioni tra sindacati, aziende uscenti, quella vincitrice e l'amministrazione comunale si parlava di 10-15 tempi pieni a rischio.

Lunedì, prima della nuova riunione, anch'essa finita senza accordo tra parti sociali e la Kcs caregiver di Bergamo, che la scorsa settimana si è aggiudicata definitivamente la gara, si ipotizzava un contratto di solidarietà, con meno ore di lavoro per tutti gli operatori socio-sanitari coinvolti, ma nessun licenziamento.

"Noi quella roba lì non la firmiamo", aveva però specificato questo pomeriggio Dodaro, durante l'ultima lunga riunione, durata fino a sera, in cui si è arrivati all'accordo. "È una cosa che non potevamo accettare come sindacati – spiega poi – perché sarebbe stato come fare una trattativa privata per ogni singolo lavoratore e noi non possiamo parlare per ogni singolo bisogno". Lo scopo dei sindacati era perciò quello di ottenere la piena assunzione di tutti e dopo oltre venti ore, divise tra sabato, ieri e oggi, di incontri serrati in municipio e un'assemblea, ieri sera, con i lavoratori il risultato è stato raggiunto.

Ora ai lavoratori resta da firmare il contratto, prima di partire direttamente con la nuova gestione domani, primo marzo. L'ultima incognita sulla lunga odissea di questo bando resta il ricorso che Leone Rosso, inizialmente la cooperativa vincitrice, ha presentato ieri al Tribunale amministrativo contro la sua esclusione.

Per la giunta di Fulvio Centoz si potrebbe chiudere un periodo difficile, con molti contrasti in maggioranza tra chi voleva ritirare il nuovo bando per il timore di licenziamenti e chi sosteneva che non fosse possibile, ma soprattutto un periodo esoso, con due mesi di proroga del vecchio bando, dovuti proprio ai tentennamenti e ai conflitti tra le forze politiche, che hanno gravato sulle finanze comunali.

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