Area Democratica Gauche Autonomiste non parteciperà al Congresso del Partito Democratico della Valle d’Aosta del 7 dicembre, né con una propria mozione congressuale, né con esponenti dell’Area autorizzati a parlare per essa. Ad annunciarlo è la stessa associazione dicendosi delusa per le dichiarazioni del Commissario D’Ottavio, “secondo le quali la maggioranza Lavevaz non può essere messa in discussione da niente e nessuno, vanificando di fatto anche l’auspicata verifica di maggioranza, su cui lo stesso Presidente Lavevaz aveva dato segnali di possibili aperture”.
Area Democratica attacca, quindi, il Commissario – “a lungo atteso per rimettere ordine in un Partito dove erano venute meno le norme statutarie e democratiche” – accusandolo di aver “ignorato i problemi interni del Partito e si è avventurato in una solitaria gestione del complesso rapporto fra componenti di PCP e mondo autonomista”.
In particolare viene citata la vicenda del Consiglio straordinario sulle sentenza d’appello della Corte dei Conti. “E’ riuscito a prendere le distanze dalla convocazione, per poi avvallarne le decisioni affidandosi alle “autonome decisioni del gruppo” e non confrontandosi con i regolari organi di PCP.” Non solo. Secondo Area Democratica “l’isolamento in Giunta di Chiara Minelli” sarebbe avvenuto “con l’avvallo politico del Commissario del PD regionale, il quale sembra aver dimenticando il grande contributo in termini di risultato e di idee, che le 18 donne candidate nella lista elettorale di Progetto Civico Progressista hanno apportato al progetto e l’importanza della rappresentanza di genere”.
Esprimendo “piena solidarietà” alla Capogruppo di Pcp Erika Guichardaz, “oggetto di uno strumentale e vile attacco in Consiglio regionale da parte dei cinque colleghi maschi, i quali, con la complicità del Presidente del consiglio, hanno tentato di esautorarla dal ruolo di guida del gruppo”, Area Democratica contesta anche la nomina di Cretier. “La fretta di compiere questa operazione, ha fatto si che venissero meno alcuni passaggi formali che potrebbero rendere illegittima la forzata nomina a Capogruppo del consigliere Paolo Cretier, pertanto si è richiesta documentazione, ad oggi non ancora pervenuta”.