Una variazione di bilancio, subito, per poter cominciare ad utilizzare già da domani i 180mila 295,59 euro che lo Stato – nella spartizione delle risorse per contrastare l’emergenza alimentare – ha deciso di destinare al Comune di Aosta.
A deciderlo questa mattina la Giunta del Capoluogo che, di fatto, anticipa la somma stanziata dal Governo nazionale – e lo fa attraverso una delibera, passaggio reso possibile dall’essere attualmente in esercizio provvisorio – che verrà poi rimborsata in seguito da Roma.
“Gli uffici comunali coordinati dalla dottoressa Morelli – spiega l’Assessore alle Politiche sociali Luca Girasole – si sono adoperati fin da subito per predisporre gli atti necessari a renderci operativi il prima possibile per mettere da subito a disposizione dei cittadini le risorse economiche, 180mila euro circa, che ci sono state destinate da Roma. Sulla base di quanto previsto dal decreto le somme possono essere versate sotto forma di buoni spesa o di generi alimentari. Abbiamo deciso per la seconda perché in questo modo avremo il controllo puntuale di come vengono utilizzate queste risorse ed eviteremo che eventuali buoni spesa possano essere utilizzati per l’acquisto di generi non di prima necessità”.
Il funzionamento del nuovo servizio
Il servizio – che verrà gestito dalle cooperative della co-progettazione anziani per i servizi agli anziani – funzionerà in questa maniera: il Comune sta istituendo un numero telefonico, lo 0165 300260, al quale le persone bisognose potranno chiamare. La telefonata, che verrà registrata previa lettura dell’informativa sulla privacy – verrà ricevuta da un operatore che verificherà la situazione del chiamante, in modo particolare se il nucleo percepisca o meno altre forme di sussidio che potrebbero far venire meno il diritto ad ottenere l’aiuto, come prevede il decreto stesso, ovvero: Reddito di cittadinanza, Reddito di inclusione, Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego Naspi, SGAte, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, contributo affitti e altre forme di sostegno previste a livello comunale o regionale.
La delibera comunale, però, spiega anche che: “le risorse possono essere attribuite anche a percettori di altre forme di sostegno pubblico, ma nell’attribuzione del contributo dovrà darsi priorità a chi tale sostegno non lo riceve e in subordine a chi, pur ricevendolo, ha comunque subito un ulteriore deterioramento della propria situazione reddituale in ragione delle contingenze correlate all’emergenza sanitaria in corso”.
Proseguendo nella procedura, una volta verificata l’effettiva necessità del nucleo l’operatore redigerà la lista della spesa per le famiglie bisognose e la consegnerà al personale delle cooperative della co-progettazione che si occuperanno dell’acquisto dei prodotti e della consegna a casa dei richiedenti.
“Contiamo di essere operativi immediatamente da giovedì 2 aprile per dare una risposta alla gente – ha spiegato invece il Sindaco Fulvio Centoz –, perché i soldi ci vengono dati dallo Stato per essere spesi subito sul territorio. Abbiamo deciso di adottare una procedura molto snella e molto veloce, tutta telefonica, e chi avrà diritto si vedrà recapitata a casa la spesa”.
Girasole ribadisce il concetto del Primo cittadino, e aggiunge: “L’obiettivo è evidentemente dare risposte il prima possibile a chi è più in difficoltà e non ha nemmeno le risorse per acquistare i beni di prima necessità. Ovviamente sulla base delle richieste pervenute e delle somme disponibili potremo più avanti valutare di estendere ad altri il contributo fermo restando che il decreto definisce in modo chiaro che le somme possono essere destinate solo ai buoni spesa e all’acquisto di beni alimentari”.
“L’entità del sostegno – scrivono invece in una nota dal Comune – varierà in ragione della composizione del nucleo familiare: per i single sarà di 150 euro; per nuclei con due componenti 250 euro; per nuclei con tre o più componenti 350 euro. La presenza di neonati e/o bambini fino a tre anni darà diritto a ulteriori 100 euro, mentre la presenza di studenti a 25 euro per ciascuno scolaro. In caso di presenza di soggetti affetti da allergie comprovate o da celiachia, il budget sarà incrementato di 50 euro. Per poter accedere alla fornitura di cibi e prodotti di prima necessità sarà necessario telefonare al numero 0165 300260, attivo dalle ore 9 alle ore 12 dal lunedì al venerdì, dichiarando la propria situazione familiare al personale dei servizi sociali comunali che prenderanno in carico la richiesta”.
L’obiettivo: la consegna della spesa in 24 ore
“L’obiettivo – prosegue l’Assessore aostano – è che il richiedente che verrà definito idoneo dall’operatore per ricevere il contributo possa ricevere la spesa a casa entro 24 ore dalla chiamata. Ovviamente è un servizio sperimentale e ci auguriamo di riuscire a rispettare i tempi ipotizzati, ma è evidente che non dipenderà solo da noi ma da tanti fattori come il numero di richieste da evadere ed il personale disponibile”.
Nuove misure di aiuto in vista dopo il bilancio
Dopo aver annunciato le prime misure di sostegno a famiglie e imprese il Comune di Aosta sta lavorando anche su altro, per il momento in cantiere.
Ancora Girasole: “La Giunta sta già ragionando su altre misure da mettere in campo per sostenere tutti coloro che sono in difficoltà e chi da un giorno all’altro si è ritrovato senza entrate economiche, come ad esempio i lavoratori autonomi. Al momento, in attesa dell’approvazione del bilancio (previsto per la prossima settimana, ndr.), l’unica cosa che si è potuto fare è posticipare le scadenze previste. Ovviamente gli interventi, una volta che il documento contabile verrà approvato dal Consiglio comunale, potranno e dovranno essere invece più concreti”.
Coronavirus, i numeri ad Aosta
Nel suo ormai consueto videomessaggio quotidiano ai cittadini del Capoluogo, ieri Centoz ha dato conto anche dei numeri dell’emergenza Covid-19 sul territorio che amministra.
“Siamo purtroppo arrivati a oltre 150 casi positivi, manteniamo allo stato attuale 14 decessi, e permangono più di 750 persone sono in isolamento sul Comune di Aosta. Dati non particolarmente buoni, che continuano ad inquadrare una situazione non positiva come vorremmo, ma il trend nazionale sembra arrestarsi e dovremmo cominciare a vedere una fase discendente di questa epidemia. Speriamo che questo si manifesti velocemente anche qui in Valle d’Aosta”.