“Dopo gli accoglimenti da parte del governo di due ordini del giorno a mia prima firma, abbiamo depositato altri ordini del giorno, che verranno discussi in sede di conversione del Decreto Natale e sottoscritto un documento, con l’aiuto dei rappresentanti delle categorie interessate, sollecitando un intervento immediato e sottolineando la necessità di attenzionare i territori di montagna, gli operatori e le loro famiglie prevedendo, nel prossimo Decreto Ristori, delle norme ad hoc”
A scriverlo in una nota è la deputata valdostana del MoVimento 5 Stelle Elisa Tripodi.
Parlamentare che, in un comunicato congiunto con i colleghi pentastellati Giovanni Currò, Sabrina De Carlo, Luca Sut, Gianluca Vacca e Simone Valente, aggiunge: “Nel prossimo Decreto Ristori sarà essenziale sostenere concretamente e con risorse importanti il settore della montagna, così gravemente penalizzato da questa emergenza. Da settimane collaboriamo con il Mef e il Mise per trovare le soluzioni migliori e rispondere alle sollecitazioni e alle preoccupazioni di chi vive delle attività invernali. Abbiamo raccolto le istanze di tutte le associazioni di categoria e dei territori, ci auguriamo vivamente che il Governo accolga le nostre proposte, predisponendo misure adeguate”.
“Finora – chiude la nota dei deputati –, abbiamo presentato e sottoposto all’attenzione del governo diverse iniziative per tutelare le attività di montagna e tutta l’economia vacanziera invernale, ma il perdurare dell’emergenza sanitaria ripropone, aggravando, i problemi per imprese e lavoratori. Non possiamo perdere tempo: per i nostri territori e i nostri concittadini il turismo di montagna rappresenta la principale, quando non l’unica, fonte di sostentamento”.
0 risposte
I pagliacci a 5 stelle: da un lato portano alla fame intere categorie di lavoratori e al fallimento interi settori dell’economia; dall’altro invocano “ristori” (coi soldi di cioccolata + quelli del monopoly, forse).
Senza gente che lavora e produce non è possibile che lo Stato incameri denaro per i “ristori”.
E informatevi su quanti “ristori” ha effettivamente erogato lo Stato italiano rispetto agli altri Stati della Comunità Europea.