Coronavirus, il Presidente Lavevaz: “Le curve del contagio migliorano, ma serve uno sforzo in più”

Il Presidente della Regione Erik Lavevaz e l'Assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse richiamano a comportamenti responsabili. "C'è ancora troppa gente in giro. Famiglie intere a fare la spesa, gente nei negozi".
Il centro di Aosta
Politica

I dati valdostani migliorano, ma è necessario un ulteriore sforzo da parte dei cittadini. E’ quanto chiedono oggi il Presidente della Regione Erik Lavevaz e l’Assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse.

“Negli ultimi giorni abbiamo registrato lievi miglioramenti riguardo alle curve di contagio, a partire dallindice Rt che è sceso fino a 1.54.  – spiega Lavevaz – Anche la relazione dell’Istituto superiore di sanità conferma che i nostri sforzi sul tracciamento e sugli altri indicatori hanno portato un miglioramento della situazione. Negli ultimi giorni abbiamo avuto un aumento considerevole dei guariti, anche perché lentamente sta andando a regime il sistema dei tamponi Drive In, elemento che fa la differenza e che ha ancora qualche margine di miglioramento”.

Restano ancora tante le persone in attesa di un tampone. 2.500 secondo i dati forniti oggi dal Coordinatore dell’emergenza sanitaria Luca Montagnani, oltre 3.500 quelle che invece ci arrivano da altre fonti sanitarie, di cui circa la metà sarebbero tamponi di guarigione.

Il primo weekend di “zona rossa” dimostra che anche sul fronte dei comportamenti individuali servono dei passi in avanti. “Da quanto ho visto e mi hanno riferito c’è ancora troppa gente in giro. Famiglie intere a fare la spesa, gente nei negozi. Dobbiamo entrare nell’ottica di ridurre al minimo le interazioni fisiche con i soggetti che non fanno parte del nostro nucleo familiare. Certi comportamenti non sono utili a mitigare l’evoluzione pandemica e non aiuteranno la ripartenza nel mese di dicembre”.

Il Presidente della Regione ha poi annunciato sul fronte dell’informazione, l’apertura di una pagina online dedicata alle Faq più frequenti sull’emergenza. 

“L’Rt è un buon dato, che va messo in relazione con tutte le altre misure prese” aggiunge l’Assessore Barmasse “Siamo la regione che testa di più le persone sintomatiche, da qui le alte percentuali di dati positivi sui casi testati”.

Dopo i problemi riscontrati nelle scorse settimane sull’invio dei dati al Ministero, uno dei motivi che avrebbero portato l’inserimento della nostra regione in zona rossa, è stato ampliato il numero di persone deputate alla raccolta e all’invio. “Abbiamo raddoppiato l’invio dei dati e dovremmo superare la soglia del 50% chiesta dal Ministero”.

 

0 risposte

  1. 11 morti in un giorno per una regione piccola come la valle d’aosta con 125.000 abitanti è tantissimo, rapportata alla popolazione italiana sarebbero oltre 5300 morti giornalieri su scala nazionale. Discorso simile per posti occupati in ospedale e gente in isiolamento.
    Quindi parlare di “miglioramento” mi pare perlomeno prematuro, se non totalmente fuorviante.

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