Coronavirus, Presidente Lavevaz: “Probabile un’altra settimana di zona rossa”

A dirlo è il Presidente della Regione Erik Lavevaz, riferendo nella conferenza stampa di Giunta gli esiti della conferenza delle regioni di questa mattina, nella quale è emersa la richiesta al Governo di andare a semplificare il sistema di 21 parametri che definiscono le regioni in zone rosse, arancione e gialle.
Il centro di Aosta
Politica

“Con tutta probabilità, visto che siamo ancora in una situazione al limite, rimarremo zona rossa almeno fino al 27 novembre”. A dirlo è il Presidente della Regione Erik Lavevaz, riferendo nella conferenza stampa di Giunta gli esiti della Conferenza delle regioni di questa mattina, nella quale è emersa la richiesta al Governo di andare a semplificare il sistema di 21 parametri che definiscono le regioni in zone rosse, arancioni e gialle.

Nel weekend scadrà l’ordinanza del Ministro della Sanità Speranza, così come l’ordinanza regionale emessa a seguito dell’ultimo Dpcm. Da qui le richieste delle Regioni per sollecitare il Governo nazionale a modificare, almeno per il 3 dicembre, il sistema di valutazione del rischio, passando da 21 a 5 parametri.

“Quei 21 criteri nascevano ad aprile per l’analisi dell’evoluzione del paese che si preparava alla seconda ondata, non sono nati per essere oggetto di valutazione degli scenari di rischio ogni settimana. I problemi di trasmissione dei dati che abbiamo noi, ce li hanno anche le altre regioni.” ha sottolineato Lavevaz. “I nostri dati e le nostre curve stanno pian piano migliorando, l’indice RT si è stabilizzato e sta piano piano scendendo, con un andamento costante, con questo però non dobbiamo abbassare la guardia rispetto agli sforzi che da due settimane stiamo facendo. Se stessimo due settimane con un Rt inferiore all’1,5 allora passeremo in automatico in zona arancione“.

La situazione sanitaria

Il Presidente della Regione parlando poi della situazione sanitaria, ha definito in “miglioramento” il sistema di tracciamento e quello dei tamponi. “Stiamo recuperando il pregresso, il numero dei tamponi in sospeso si è ridotto in modo significativo. Da una settimana circa non abbiamo più ritardi per quelli diagnostici e per quelli di guarigione” ha sottolineato l’Assessore Barmasse.

Sta lentamente calando la pressione sull’Ospedale Parini di Aosta – 117 i ricoverati, 17 in rianimazione –  dove è stato chiuso il reparto Covid-6, riconvertito in reparto ordinario. “Il sistema sta migliorando e sta reggendo l’onda d’urto della seconda ondata, dando migliori servizi sul territorio, anche per pazienti non affetti da Covid-19”.

Per tamponare la carenza del personale, oltre alla delibera approvata ieri sulle Oss, l’Assessore ha spiegato di aver inoltrato una richiesta di operatori all’ambasciata cubana. Ad oggi sono 35 gli infermieri positivi, 13 gli Oss, 7 i medici, 1 Ots, 5 tecnici di laboratorio e 2 ostetriche.

Infine il Presidente della Regione ha dato comunicazione che nelle prossime ore verranno individuati uno o due Covid Hotel “per persone positive che non possono fare la quarantena presso il proprio domicilio”.

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