Crisi in Regione, Marquis avverte: “Attuare il progetto del cambiamento o andare a elezioni”

Pronta la replica dell’Uvp che non vorrebbe “rimanere ingabbiata in un governo e in una maggioranza che aveva il solo compito di affrontare alcuni dossier urgenti in attesa dell’autonoma definizione di progetti politici futuri”.
La giunta Marquis
Politica

“Abbandonare i principi che hanno ispirato il cambiamento del 10 marzo sarebbe un grave danno per la Valle D'Aosta e per la credibilità acquisita in questo difficile periodo nei confronti dello Stato”. Non le manda a dire, il Presidente della Regione Pierluigi Marquis che si rivolge così all’Uvp, in merito all’accordo con l’Uv, con un una nota pubblicata su Facebook. “Non dobbiamo avere paura di attuare il progetto del cambiamento – scrive Marquis – o, in assenza di condivisione, andare a elezioni”.

Pronta la replica dell’Uvp, con un comunicato stampa firmato dal Presidente Elisa Bonin, secondo cui il “cambiamento oltre ad essere invocato va concretizzato, se veramente lo si vuole perseguire”. E ancora: “Per proseguire sulla rotta del cambiamento infatti, ricordiamo che lo stesso deve prescindere dalle posizioni personali o dai posti di potere da difendere, memori che proprio dall'incapacità o dalla non volontà di riuscire a separare il proprio ruolo dalla situazione di ingovernabilità creatasi, è nato il progetto del 10 marzo contro l'uomo solo al comando”.

Bonin spiega inoltre che l’Uvp non vorrebbe “inoltre rimanere ingabbiata in un governo ed in una maggioranza che aveva il solo compito di affrontare alcuni dossier urgenti in attesa dell’autonoma definizione di progetti politici futuri”. Una dichiarazione che sembra mettere la parola fine ad una maggioranza che “manca di coesione politica e programmatica su temi importanti e concreti, ad esempio quello di CVA e che una crisi, prima di essere aperta da Alpe e rilanciata oggi dallo stesso Presidente in realtà era già iniziata prima dell’estate con le dimissioni di Elso Gerandin dalle Commissioni”.

La pensa in maniera diversa il Presidente della Regione, secondo il quale “non è tempo di riunioni in mille sedi: quando abbiamo un bilancio da completare, in un negoziato aperto con il governo, e con il Presidente Gentiloni e il Ministro degli Interni Minniti in arrivo il prossimo 8 ottobre ad Aosta. Proprio per parlare con il Governo, abbiamo bisogno di serietà e credibilità, in particolare sui temi dello sviluppo e dell’autonomia su cui abbiamo lavorato in questi mesi”.

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