Approvate le modifiche allo Statuto di Finaosta, ma è polemica dall’opposizione

In aula si scatena la polemica sulla nomina, nel settembre, scorso del nuovo Cda e in particolare del Presidente Rosset. Aggravi: "Lo Statuto andava applicato." E poi parla delle modifiche dello Statuto come possibile "sanatoria di quel rinnovo di cariche". Caveri: "Tutto regolare e verificato anche da Banca d'Italia".
Finaosta
Politica

Lo Statuto di Finaosta viene approvato dal Consiglio regionale, ma dubbi sulla nomina nel settembre scorso del Presidente della finanziaria regionale Nicola Rosset vengono sollevati in aula dall’opposizione.

Illustrato dall’Assessore alle società partecipate, Luciano Caveri, il testo adegua lo Statuto di Finaosta alla legge regionale 16/2021 (approvata dal Consiglio a luglio 2021), con particolare riguardo all’ampliamento dell’oggetto sociale. “Queste modifiche sono state preventivamente comunicate alla Banca d’Italia e completano un ciclo di scelte fatte, che permettono di allargare a soggetti nuovi cui l’attività di Finaosta sarà indirizzata. Vi sono poi modifiche di natura più tecnica, tra le quali i requisiti per la nomina del Consiglio di amministrazione, la sua convocazione, l’adeguamento alle nuove tecnologie.”

Annunciando il voto di astensione del proprio gruppo, Stefano Aggravi della Lega Vda punta il dito sulla nomina del settembre scorso del nuovo Consiglio di Amministrazione della società, ricordando come lo Statuto del 2018, in vigore fino ad oggi, prevedeva per la presidenza il requisito del diploma di laurea. “Un regolamento più restrittivo della norma, che andava applicato.” Il consigliere del Carroccio lanciando il sospetto che il provvedimento di oggi possa essere una “necessaria sanatoria di quel rinnovo di cariche”, spiega di aver avviato le dovuto verifiche, come commissari di opposizione della Seconda Commissione, “di quanto è stato fatto e dunque all’epoca verificato”.

Per l’Assessore Caveri la polemica sollevata dall’opposizione è una “tempesta in un bicchier d’acqua“.
“Il percorso era chiaro e definito e ha visto i passaggi di tutti i funzionari”. Poi rivolto ad Aggravi: “Se lei adombra l’idea che tutto è stato fatto per consegnare la società ad un presidente non laureato questa è una malizia inesistente. La nomina è stata confermata da Banca d’Italia, è del tutto evidente che così come si è svolta è regolare”. 

A chiudere la discussione il capogruppo dell’Uv Aurelio Marguerettaz: “La nomina del consiglio di amministrazione nulla ha a che vedere con la modifica dello Statuto.”

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